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“Vedere persone che ridono e sghignazzano sulle tue delusioni e frustrazioni, fa capire quanto miserabile possa essere l’uomo. Questa è miseria umana: sono felice di non far parte di questa schiera, è il mio più grande orgoglio. Quando vedo e incontro queste persone, mi sento molto più forte di loro”. Questo il pensiero di Gianluigi Buffon sulle prese in giro ricevute dalla Juventus dopo la finale di Champions League persa contro il Real Madrid.
“La gioia degli avversari quando la Juve perde è normale – ha dichiarato il portiere bianconero in un’intervista concessa a Sky Sport e rilanciata da Radio Radio – Quando capitola la squadra più forte, quella che induce gli altri a sofferenze per larga parte della stagione, è normale che ci sia una gioia sproporzionata e smisurata, addirittura con caroselli, fuochi d’artificio e cose varie. Ma questo mi fa sorridere: è un modo italiano singolare di vivere le disgrazie altrui invece di pensare a costruire le fortune proprie”.
Buffon sorride ma allo stesso tempo si dice “orgoglioso”. “Io non riuscirei mai a fare o scrivere delle cavolate o delle cose che non ti lasciano niente, non ti danno niente – ha aggiunto il portiere della Juventus, che in carriera ha vinto tutto tranne la Champions persa tre volte in finale – Quando un giocatore perde una finale di Coppa Campioni sa cosa vuole dire: hai lottato tanto, ti sei allenato per quell’obiettivo, poi purtroppo perdi con merito e vedi questi comportamenti di tifosi ma anche di calciatori, messaggi senza senso e inumani. Trovo del bestiale in tutto questo, faccio fatica a pensare che queste persone siano degli sportivi, perché uno sportivo vero sa cosa si prova. Quando sento queste esternazioni sono orgoglioso di me stesso”.
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