Calcio

Fonseca ad un passo dalla Roma: ecco come cambierebbero i giallorossi

Roma-Chievo 2018
Roma 2018/19 - foto Antonio Fraioli

Paulo Fonseca è vicinissimo ad abbracciare una nuova avventura con l’A.S. Roma, dopo l’addio di Eusebio Di Francesco e la mancata conferma di Claudio Ranieri. L’attuale tecnico dello Shakhtar Donetsk sembra dunque ormai prossimo ad approdare alla corte capitolina, con l’intento di mostrare anche in Italia lo stile propositivo che ha fin qui caratterizzato positivamente tutte le sue esperienze.

LA CARRIERA – Il portoghese ha intrapreso una carriera modesta da difensore centrale in patria e nel 2012 ha avuto la prima grande possibilità da allenatore nella sua carriera con il Paços de Ferreira, sorprendendo tutti per la dinamicità dei suoi schemi e centrando l’accesso in Champions League. Successivamente, il Porto si accorge delle capacità del giovane allenatore e lo ingaggia nel 2013, ma il portoghese non riesce ad esprimere il suo gioco a causa di alcuni interpreti forse non adatti ad esso, e viene esonerato al termine della stagione. Ancora un’esperienza al Paços de Ferreira dona nuova linfa alla filosofia calcistica di Fonseca, il quale raggiunge nuovamente ottimi risultati ed esprime un gioco fantasioso ed offensivo, facendosi apprezzare anche dai dirigenti del Braga, che si assicurano le sue geometrie nel luglio del 2015: il tecnico lusitano non delude le aspettative e conquista una Coppa di Portogallo proprio superando il Porto nell’atto conclusivo della competizione, a segnare una sua rivincita personale. Il 2016 è un anno fondamentale per Fonseca, che accetta la chiamata ucraina dello Shakhtar Donetsk e riesce a sorprendere in positivo grazie alle sue idee innovative applicate ad atleti perfetti per la sua concezione di calcio giocato. In Ucraina, il portoghese domina e conquista ben sette trofei in tre anni, mostrando di saper imporre efficacemente la sua personalità con giocatori aventi caratteristiche affini ad interpretare i suoi schemi.

LO STILE – Fonseca genera un gioco propositivo, offensivo, divertente e prova ad imporre in qualsiasi match la sua verve fantasiosa, mediante giocate di qualità dei suoi interpreti. Il modulo caratteristico del tecnico lusitano è il 4-2-3-1, con terzini di spinta e dotati tecnicamente che riescano ad offendere e difendere, dunque in toto coprire la fascia con efficienza e quantità, mentre i mediani e i difensori centrali rappresentano gli unici effettivi difensivi in fase di possesso. Il dettaglio più interessante della sua interpretazione tattica è di sicuro il reparto offensivo, composto usualmente da quattro giocatori d’attacco molto vicini tra loro, che riescano a scambiare più volte la sfera con combinazioni strette e dall’alta caratura tecnica, che possano dunque aprire le retroguardie avversarie e creare pericoli costanti. I rischi di uno schieramento del genere sono ovviamente legati alla fase difensiva, forse unica pecca del meraviglioso gioco proposto dall’allenatore portoghese, in quanto spesso la squadra è troppo sbilanciata in attacco e non riesce con efficacia a rientrare in difesa per far sì che siano vanificati i contropiedi avversari, ma è comunque un problema che va messo in conto sin dall’inizio, considerando che un modulo del genere è creato appositamente per creare gioco e non per distruggerlo.

I POSSIBILI CAMBIAMENTI DELLA ROMA – La filosofia sportiva di Fonseca permetterà alla Roma di cambiare totalmente impostazione di gioco, in quanto, ad esempio, Dzeko (peraltro vicino alla partenza) è un attaccante molto lontano dagli standard richiesti dal portoghese per caratteristiche: difatti il bosniaco è una punta forse troppo poco dinamica per il gioco proposto dal possibile nuovo tecnico giallorosso. Mentre per quanto riguarda gli esterni offensivi, bisogna che riescano maggiormente a scambiare fra di loro con costanza e proporre con più intensità uno stile che richiede molte energie fisiche e mentali. Per ciò che invece concerne il lavoro dei terzini, che può considerarsi il fulcro delle idee calcistiche di Fonseca, forse può essere il momento giusto per esaltare le caratteristiche di spinta dei vari Kolarov, Florenzi, Karsdorp, Santon, i quali hanno sempre dimostrato maggiore propensione offensiva che difensiva e possono essere protagonisti con il tecnico lusitano.

L’interpretazione di calcio che offre Fonseca è particolare, e di sicuro, qualora diventasse ufficialmente tecnico giallorosso, come sembra quasi certo, bisogna che i tifosi della Roma riescano ad apprezzare le idee di un allenatore così estroso con pazienza, con la consapevolezza di poter gioire di un gioco che comunque promette emozioni.

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