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La Germania batte la Danimarca e la elimina dall’Europeo. A Cracovia è la differenza tecnica tra le due squadre a fare la differenza: la Danimarca si chiude, pressa e prova a colpire in ripartenza, ma alla lunga la capacità offensiva della Germania non può che prevalere. È Selke a sbloccare il match con un gran destro a giro, è Kempf che arrotonda il risultato colpendo su calcio d’angolo. La Germania sale a quota 6 nel girone insieme alla Repubblica Ceca: il cammino degli azzurrini adesso si fa davvero complicato.
LE PAGELLE
Germania (4-2-3-1):
Pollersbeck 6.5
Alla mezz’ora viene chiamato al primo vero intervento del suo Europeo: il portierone classe ’94 è reattivo nel mettere il guantone sul sinistro ad incrociare di Hjulsager. Nella ripresa si allunga di nuovo due volte su Zohore.
Toljan 6.5
Parte fortissimo sull’out di destra: gioca praticamente da ala aggiunta e crea superiorità numerica in avanti. La fase difensiva però gli riesce meno bene: è proprio dalla sua parte, in contropiede, che la Danimarca sfiora la rete del vantaggio. Nella ripresa torna a farsi vedere in zona offensiva, raccoglie un traversone e offre l’assist per la rete del vantaggio.
Stark 6
Prezioso il suo lavoro nell’impostazione l’azione: con la Danimarca schierata, è lui il primo regista della Germania.
Kempf 6.5
Serata tranquilla per il centrale del Friburgo, che amministra la situazione senza mai correre pericoli. Si toglie lo sfizio del goal con una rete da attaccante di razza e chiude la partita.
Gerhardt 6
Spinge poco sulla sinistra, ma in compenso fa un buon lavoro in fase di copertura.
Dahoud 6.5
Poco appariscente ma sempre molto efficace. Gioca semplice, sbaglia pochissimi palloni e sopperisce alla serata opaca del compagno di reparto.
Arnold 5.5
Il capitano tedesco tenta di imbastire la manovra in mezzo al campo, ma il pressing danese dà i suoi frutti. Serata al di sotto del suo potenziale (65’ Amiri 6.5: va a giocare largo a destra, entra bene in partita e arriva spesso al traversone. Il suo impatto positivo sulla partita viene premiato dalla caparbia rete del definitivo 3-0).
Weiser 6
Sempre insidioso sulla destra e quando decide di inserirsi centralmente, come quando sfiora in spaccata la rete dell’1-0 e il 2-0 nella ripresa (66’ Jung 6: dal suo ingresso la partita si fa in discesa e lui deve soltanto amministrare fino al novantesimo).
Meyer 6.5
Si abbassa per ricevere palla ed impostare quando la Danimarca è chiusa, si inserisce in avanti con i tempi giusti quando la palla è sulle corsie. Ogni pallone che passa dai suoi piedi diventa potenzialmente pericoloso. Unica pecca? La precisione sotto porta.
Gnabry 6.5
La sua rapidità di esecuzione e la sua tecnica sono impressionanti: stasera parte a ritmi blandi, ma ogni volta che aumenta i giri del motore l’intera retroguardia danese (80’ Oztunali SV)
Selke 6.5
L’ariete del Lipsia fa a sportellate e cerca di guadagnarsi spazio sfruttando la stazza fisica: ci riesce con fatica. Nella ripresa prima appare troppo macchinoso a centro area, poi si fa perdonare infilando un destro a giro sotto l’angolino e fornendo l’assist del definitivo 3-0.
All. Kuntz 6
Primo tempo sotto tono per i tedeschi: i ritmi troppo bassi favoriscono la tattica attendista dei danesi. Nella seconda frazione però è tutta un’altra storia: il 3-0 finale rispecchia i valori visti in campo.
Danimarca (4-4-2):
Hojbjerg 5.5
Vigile nel primo tempo, provvidenziale nel secondo nel buttarsi a tu per tu con Weiser. Non può nulla però sulle tre reti dei tedeschi.
Holst 6
Puntuale in marcatura su Gnabry, almeno nella prima frazione. Salva il 2-0 sulla linea sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Maxso 6
Assieme al compagno tiene a bada Selke quando la punta tenta di inserirsi centralmente.
Banggaard 5.5
Appare il più incerto nella retroguardia danese: con i suoi 196 cm fa fatica a stare dietro ai continui inserimenti dei calciatori in maglia bianca.
Blaabjerg 5.5
È un centrale adattato a sinistra: non a caso il suo lavoro in fase di copertura è ineccepibile, ma fatica spesso nell’uno contro uno (62’ Pedersen 5: il suo ingresso in campo si nota solo sul tabellino).
Nielsen 6
Lavoro pulito sulla corsia di destra: quando arriva al cross calcia sempre con pulizia e precisione.
Christensen 5
In mezzo al campo si vede poco: tenta di pressare, ma spesso corre a vuoto (57’ Zohore 6: due palloni toccati, due insidiose conclusioni col mancino).
Norgaard 5.5
Il classe ’94 danese tenta di fare filtro, ma alla lunga il giro palla della Germania mette alle corde lui e tutta la retroguardia in maglia rossa.
Hjulsager 6
Sulla fascia si dà molto da fare e sfiora il goal del vantaggio. Sicuramente il più attivo dei suoi (80’ Jensen SV).
Duelund 5.5
Esordio da titolare opaco per il classe ’97. La palla è spesso e volentieri tra i piedi dei tedeschi, alle punte danesi mancano palloni giocabili.
Ingvartsen 5
Vede pochissimi palloni e li spreca malamente. Europeo deludente per la punta del Nordsjaelland.
All. Frederiksen 5.5
La sua Danimarca nel primo tempo è compatta e ordinata: a parte qualche pericolo piombato dall’out di sinistra, i suoi ragazzi coprono bene le linee di passaggio dei tedeschi e prendono fiducia col passare dei minuti. Nella ripresa però la Germania decide di salire in cattedra e con tre reti butta fuori i danesi dalla competizione.