Europa League

Roma, Mourinho: “Non vogliamo vincere di nuovo la Conference League”

Josè Mourinho
Josè Mourinho - Foto LiveMedia/Ettore Griffoni

José Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Ludogorets, sesta ed ultima gara della fase a gironi dell’Europa League 2022/2023. Partita da dentro o fuori per i giallorossi che, contro la formazione bulgara, si giocano il secondo posto nel proprio raggruppamento alle spalle del Betis Siviglia. Queste le considerazioni del portoghese: “Lo stadio sarà esaurito di nuovo. Penso che si possa creare un ambiente degno di una partita decisiva come fu l’anno scorso. Creando atmosfera e con l’ambizione dei ragazzi possiamo farcela. Zaniolo? Penso sia stata fatta giustizia. Il comitato della UEFA ha fatto giustizia. E’ importante per noi perchè per noi è un giocatore che può aiutarci a vincere. Non so se giocherà oppure no. Il suo dolore ieri era importante. Vediamo oggi. Mi piacerebbe averlo a disposizione”.

Sugli avversari e la principale differenza con la squadra giallorossa: “Me li aspetto che giocano per due risultati. Per noi ce n’è solo uno. Sono una squadra veloce e pericolosa in contropiede. Si possono difendere di più e possono creare situazioni pericolose. Questa principalmente è la differenza. Sappiamo che dobbiamo correre rischi ed anche che abbiamo uno stadio non piccolo dietro di noi. La nostra ambizione non è vincere di nuovo la Conference League. Vogliamo restare in Europa League. Domani andiamo lì senza pensare a nessun’altra cosa. Dobbiamo vincere. Per noi è stata molto importante la vittoria a Verona. Tornare a casa con un successo permette di respirare positività”.

Su Abraham, che a Verona ha sbagliato due gol facili per uno come lui: “Io ai miei giocatori dico sempre che per me chi sbaglia è tutto secondario. La cosa principale è l’atteggiamento, il pensare alla squadra ed il lavorare in modo serio. Non bisogna piangere nei momenti difficili ma avere coraggio di tornare a fare. Pellegrini ha sbagliato un rigore ad Empoli ed in quello successivo è andato di nuovo sul dischetto e ha segnato. Nell’ultima partita Tammy non era arrabbiato. Sono molto contento del suo match a Verona. Ha sbagliato due gol certo. Però per me non è un problema. Questo c’era all’inizio della stagione ma adesso no. Sta giocando per tutti i compagni. La formazione ancora non l’ho decisa. Però ti posso dire che Abraham gioca”.

Sul lavoro con i giovani, una cosa a cui Mourinho non è stato abituato spesso nel corso della carriera: “Non ho mai avuto tanta necessità di farli giocare. Non significa che nella mia carriera non li ho lanciati. Qui c’è necessità di farlo ma anche conseguenza del nostro profilo di lavoro. Non sono un eroe. Questi giocatori devono fare un processo ben preciso. Quando arriva il momento di giocare c’è fiducia dalla mia parte. Mi fa piacere e per il club è ovviamente importante, così come per tutti questi ragazzi. Sanno che la mia porta è aperta e che la loro ora può arrivare.

“Anche i calciatori della prima squadra sono felici quando un giovane debutta ed è decisivo. Il gruppo è compatto ed aiuta tutti. Io voglio vincere le partite. Non più felice per loro di quanto sono preoccupato per altri che magari segnano poco. L’atteggiamento degli attaccanti è encomiabile, guardate Belotti a Verona. Non ha segnato ma ha creato problemi agli avversari. Domani non sarebbe una sorpresa se Tammy segnasse. L’atteggiamento è la base di tutto”.

Infine Mourinho conclude con una parola su Matic: Matic? E’ un esempio per tutti i giovani della squadra. E’ venuto perchè io lo conosco bene e sapevo cosa potesse dare fuori dal campo oltre che dentro. Vediamo oggi come sta fisicamente e se può giocare titolare domani. Sicuramente è uno che se sta bene giocherà. Ho detto che giocano anche Tammy ed El Shaarawy che è qui. Adesso ve ne mancano nove (ride ndr)”.

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