
Foto Marco Iacobucci/IPA Sport
Europa League, caduta in casa della Roma di Gian Piero Gasperini: disastro di Dovbyk, Svilar sempre indispensabile
La Roma di Gian Piero Gasperini, che in Serie A sembra avere le ali ai piedi, in Europa ha trovato una vittoria al cardiopalma contro il Nizza. Alla seconda di Europa League e alla prima casalinga, la formazione del tecnico italiano subisce una sconfitta da parte del Lilla davanti alla propria tifoseria dello Stadio Olimpico. Una gara gestita in modo non impeccabile e con un episodio di cui rammaricarsi: la tripla occasione del rigore vicino allo scadere, che avrebbe potuto indirizzare la gara in maniera diversa.
Tra i pericoli del Lilla e le occasioni sfumate, la Roma cade all’Olimpico: prima sconfitta in Europa
L’approccio dei giallorossi alla seconda partita di Europa League non è dei più concreti: il Lilla passa in vantaggio alla prima occasione utile, al 6′ minuto Haraldsson su assist di Correia, autore di uno scippo ai danni di un non perfetto Tsimikas nel tentare di spazzare via il pallone. La Roma s’inventa un’occasione alla mezz’ora: giallorossi al tiro quattro volte nello stesso frangente, tutti respinti da Mandi, che riesce a superarsi sul tentativo di El Ayanoui da due passi. La prima frazione termina con il vantaggio di misura degli ospiti.

Nella seconda frazione, la Roma continua a soffrire: Giroud si avvicina al raddoppio a pochi giri d’orologio dall’inizio dell’ultima battuta del match, Svilar salva ancora una volta la sua squadra. Gasperini prova a ridisegnare la squadra andando a inserire elementi in grado di dare maggior offensività all’undici in campo, tra cui El Shaarawy al posto di Pellegrini e Mancini al posto di Hermoso. Una chance se la crea Ferguson, un colpo di testa che non impatta in porta.
La Roma ha l’occasione di pareggiare: all’80’ il direttore di gara assegna un calcio di rigore ai giallorossi per un braccio largo in area. Dovbyk fallisce dal dischetto, ma il rigore viene ripetuto a causa di un movimento anzitempo dal portiere dalla linea di porta. Anche nel secondo caso, però, l’ucraino fallisce, ed è nuovamente da ripetere per lo stesso motivo. Dagli undici metri va Soulé, che fallisce clamorosamente il terzo rigore nel giro di pochi minuti.