Conference League

Roma da incubo col Vitesse, poi Abraham sistema tutto: Mourinho avanza ai quarti, ora il derby

E’ una Roma lontana parente da altre versioni viste nel 2022, ma alla fine ciò che conta è ritrovarsi ai quarti di Conference League. Spesso snobbata, tra campi improbabili e lunghe trasferte, ma se in campionato le cose al momento dicono che bisognerà sudarsi un posto in Europa League, va da sé che anche la terza competizione europea acquisisca una sua importanza. E, bisogna dirlo, la prestazione di stasera all’Olimpico non è all’altezza e stava facendo rischiare grosso alla squadra di Mourinho, salvata come spesso capita da Tammy Abraham che raggiunge Montella e Batistuta segnando 21 gol (e non è ancora finita) alla sua prima stagione nella Capitale.

Il gol di Wittek aveva fatto piombare nel gelo più totale l’Olimpico: dopo settanta minuti di grande fatica, con praticamente zero occasioni e tanta gestione, all’improvviso la Roma si era ritrovata sotto senza nemmeno accorgersene, in virtù di quello che se non fossimo al giovedì sarebbe il più classico dei gol della domenica. I supplementari erano ormai a un passo, ma c’è la legge del recupero: quante volte in queste ultime settimane la squadra di Mourinho l’ha risolta così, in rimonta o nel recupero, o la somma di queste due cose. Questa volta basta soltanto il pareggio, e l’asse Karsdorp-Abraham lo confeziona proprio al momento giusto, quando per un ottimo Vitesse, ai quali lo Special One fa i complimenti, sarebbe stato impossibile poi costruire la reazione. Crederci sempre, dunque, e così si raggiungono gli obiettivi. Anche, e soprattutto, quando si gioca male.  E domani c’è il sorteggio a Nyon, ma è già tempo di concentrarsi sul derby: oggi tanti titolari hanno giocato e saranno più stanchi di una Lazio che, per citare Mou, “è a casa a fumare con Sarri”. E già il clima giusto.

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