Champions League

Si può fare. Inter e Milan non partono già battute: il Liverpool è in calando, il Real Madrid fatica dietro

Tifosi Curva Nord Inter, San Siro - Foto Antonio Fraioli
Tifosi Curva Nord Inter, San Siro - Foto Antonio Fraioli

E’ un mercoledì da leoni e da campioni per le altre due italiane in Champions League. Milano intera è pronta a dividersi tra il Real Madrid in casa dell’Inter in un San Siro strapieno anche se al 50% come da protocolli e il Milan che fa visita al Liverpool contro cui ha giocato le ultime due finali in questa competizione nella propria storia, perdendone una nel modo in cui tutti sanno e trovando la rivincita due anni dopo. Alle 21 di mercoledì 15 settembre l’attenzione di tutto il calcio europeo, eccetto una minima parte che vorrà vedere il debutto di Messi a Bruges col Psg, sarà focalizzata proprio sulle due milanesi, che tornano insieme in Coppa Campioni a distanza di quasi un decennio.

La Milano del calcio può sorridere perché dopo la doppietta dello scorso anno in Serie A, Inter prima e scudettata, Milan seconda, i progetti sembrano poter proseguire bene. I nerazzurri hanno cambiato, ma Inzaghi pare aver approcciato bene. Se il pareggio con la Samp è una piccola battuta d’arresto, ecco che c’è subito la chance del pronto riscatto ospitando i blancos di Ancelotti. Squadra fortissima, c’è Benzema, c’è Modric, c’è però anche qualche assenza di troppo visto che il fondamentale Kroos non ci sarà così come i più marginali, ma dal curriculum niente male (per usare un eufemismo), Marcelo e Bale. Lautaro e Dzeko sono pronti ad affinare l’intesa per sfondare una difesa, quella delle merengues, che non è apparsa fin qui irreprensibile in Liga: per superare il girone, a differenza di quanto successo nelle ultime tre sciagurate campagne europee, all’Inter servirà far punti anche già a partire da stasera.

Nel frattempo ad Anfield Road prima volta nei gironi tra Milan e Liverpool. Le due squadre hanno già una storia di rivalità niente male, ma è legata alle due storiche finali del 2005 e del 2007. La posta in palio stasera è decisamente più bassa, ma a livello emozionale i rossoneri tornano nella competizione che li hanno visti trionfare per sette volte a distanza di sette anni. Il numero è ricorrente, ma quel che servono saranno i punti, uno o magari tre, contro comunque una squadra, quella di Klopp, sempre fortissima e capace di far male in qualsiasi momento. Sembra però che i Reds siano ormai in calando rispetto alle stagioni d’oro, quella del 2019 che ha portato in dote la Champions e l’anno dopo che ha visto il ritorno alla vittoria della Premier League. L’assenza di Elliott peserà a centrocampo, per il resto ci si aspetta una partita combattuta, e questo perché i ragazzi di Pioli hanno fatto un gran salto di qualità nel gioco e nella mentalità.

SportFace