Champions League

Roma, Baldissoni: “Porto? Ci hanno eliminato due anni fa, sarà una partita difficile”

Mauro Baldissoni e Monchi
Mauro Baldissoni e Monchi - Foto Antonio Fraioli

In un ottavo di finale qualsiasi partita è difficile. Oggi siamo preoccupati di sfidare l’Entella in Coppa Italia, figuriamoci per la partita contro il Porto. Loro hanno il record di punti ai gironi e ci hanno eliminato due anni fa: noi dovremo tornare ad essere la Roma per giocare con convinzione e intensità“. Queste le dichiarazioni di Mauro Baldissoni, direttore generale della Roma, a margine dei sorteggi degli ottavi di finale della Champions League 2018-19. I giallorossi, nell’urna di Nyon, hanno pescato il Porto evitando numerosi top club in un momento delicato caratterizzato da tanti infortuni e qualche risultato deludente: “La squadra ha delle potenzialità che non sono espresse con continuità. Anche nel corso degli anni abbiamo finito nei primi gradini del campionato, disputando un’ottima Champions, ma anche l’anno scorso abbiamo avuto un momento di buio – ha sottolineato Baldissoni ai microfoni di Sky – Quest’anno la situazione è più difficile causa infortuni e speriamo di poter recuperare tutti per la sfida di febbraio col Porto. È più importante riuscire a essere la migliore Roma possibile prima di vedere le avversarie“.

Poi sulla panchina di Eusebio Di Francesco Baldissoni commenta: “Vi piace puntare il dito sulle singole persone. Non è mai giusto ‘personalizzare’: un lavoro si fa in tanti e si fa in molte più persone rispetto a quelle visibili davanti agli schermi o in campo. L’allenatore ha fatto una semifinale di Champions e ha dimostrato di poter allenare la Roma. Quest’anno le difficoltà sono evidenti, dobbiamo ricompattarci“. Infine sulle possibile manovre sul mercato e sulla linea giovanile della rosa giallorossa: “Dipenderà tutto dalla direzione sportiva. Herrera del Porto? Prima pensiamo a sfruttare al meglio le nostre potenzialità poi eventualmente si potrà valutare qualcosa sul mercato. Ci sono giocatori che per vari motivi non sono stati in grado di dare il giusto apporto alla squadra. I giovani oltre a essere giovani sono giocatori validi. Gli è stato chiesto un compito difficile per loro ma hanno dimostrato di avere tanta sfrontatezza“.

SportFace