Champions League

L’Inter con Lukaku riacciuffa all’ultimo il Gladbach, l’Atalanta serve un poker al Midtjylland

Inter, Romelu Lukaku FOTO ANTONIO FRAIOLI

L’Inter inizia questa Champions League come aveva iniziato l’ultima: con un pareggio. I nerazzurri cercano ma non trovano il riscatto post-derby contro il Borussia Monchengladbach, all’interno di una gara pazza fino all’ultimo e terminata 2-2. Il pallino del gioco ce l’hanno quasi sempre i nerazzurri, i quali dominano senza tuttavia creare, giocando quasi sempre sotto ritmo. Quando la partita si incattivisce, le solite amnesie e Vidal compromettono irrimediabilmente il risultato: prima il cileno stende Thuram e poi tiene in gioco Hofmann per l’1-2 degli ospiti.

Nel derby è costato Kolarov, oggi Vidal: Conte già dal match contro il Genoa deve sperare di trovare una squadra che, con tutti gli 11 giocatori, remi nella stessa direzione. Deludente anche la condizione fisica dei nerazzurri, che lasciano per strada punti pesantissimi: ancora più pesanti se si tiene conto del risultato del Real Madrid contro lo Shakhtar. Al momento all’Inter girano poche cose: la condizione di certo non aiuta, ma l’atteggiamento della squadra è comunque passivo. Se a tutto questo aggiungiamo la sfortuna col palo di Lautaro, la frittata è fatta. Dall’altra parte il Borussia ha saputo tenere il campo con fisicità, sfruttando l’autolesionismo degli avversari: sembra, tuttavia, che il risultato di San Siro sia maggiormente causato dai demeriti nerazzurri che dai meriti tedeschi. 

Più facile il discorso per l’Atalanta, che si gode tante belle notizie accanto al 4-0 rifilato ai danesi del Midtjylland. Ancora una volta a mettere tutto in discesa ci ha pensato Papu Gomez, con un missile dal limite dell’area per il gol del 2-0. Con quello di stasera sono cinque gol in cinque partite, a cui vanno aggiunti due assist: inizio di stagione da urlo per il leader della Dea. Grande l’esordio di Aleksej Miranchuk, a lungo atteso dalla tifoseria bergamasca. Il suo timbro è una magia: mancino a giro sotto l’incrocio dei pali per inchiodare il risultato sul 4-0. Un’altra pedina offensiva mica male a disposizione di Gasperini, che ha sempre di più l’imbarazzo della scelta. Ma la notizia più bella è legata a Josip Ilicic: quello visto al San Paolo sembra ora un lontano parente, così come è un lontano parente quello che è uscito dai radar in questi ultimi mesi. Per lui stasera un’occasione fallita, solo davanti al portiere avversario, che gli ha negato la gioia del ritorno al gol: avrà tempo per tornare a gioire. 

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