
Dusan Vlahovic, Juventus - Foto Nderim Kaceli/IPA Sport
Champions League, serata pazzesca a Torino: i bianconeri di Tudor sotto di due gol trovano il pari al 94’ e al 95’. Vlahovic protagonista con una doppietta, Yildiz incanta, ma la difesa resta un rebus.
Una notte da montagne russe all’Allianz Stadium, dove la Juventus ha esordito nella Champions League 2025/26 con un incredibile 4-4 contro il Borussia Dortmund. Sotto di due reti fino al 90’, i bianconeri hanno acciuffato un pari che sa di impresa grazie a una doppietta nel recupero di Dusan Vlahovic, con tanto di assist decisivo per il colpo di testa di Kelly a tempo scaduto.
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La partita è esplosa nella ripresa dopo un primo tempo a fasi alterne. La Juve ha sfiorato il vantaggio con Thuram e Openda, ma al 51’ è stato Adeyemi a sbloccare con un sinistro chirurgico. Il botta e risposta ha dato vita a un secondo tempo da urlo: Yildiz con un gioiello a giro ha trovato l’1-1, ma Nmecha ha riportato avanti i tedeschi un minuto dopo. Di nuovo parità con Vlahovic, quindi il 3-2 di Yan Couto e, a quattro minuti dalla fine, il rigore di Bensebaini che sembrava aver chiuso i giochi.
Sembrava, appunto. Perché al 94’ Vlahovic ha riaperto la sfida e al 95’, su cross dello stesso serbo, è arrivato il colpo di testa di Kelly per il definitivo 4-4, scatenando la bolgia dello Stadium.
Un pareggio che mette in luce due volti della Juve di Tudor: la qualità offensiva di Yildiz e Vlahovic, capaci di trascinare la squadra nei momenti più bui, e una fragilità difensiva che ha concesso troppo al Dortmund.
La strada in Champions è appena iniziata, ma la Juve ha già mandato un messaggio: questa squadra non muore mai.