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La Figc ha chiuso la stagione 2014/15 in attivo ma il calcio italiano resta in grave perdita. Queste le conclusioni del primo āConto economicoā sviluppato dalla Federcalcio in collaborazione con Deloitte e presentato questo mattina presso la Camera dei deputati. āUn documento chiaro ed esaustivoā, come lāha definito il presidente Carlo Tavecchio, āuna risonanza magneticaā dalla quale emerge un dato importante: a fronte di un fatturato totale di 3,7 miliardi di euro, sul quale incidono per il 70 per cento i campionati professionistici e in particolare la Serie A (2,206 miliardi di euro sui 2,597 complessivi), nella stagione 2014/15 il calcio italiano ha perso complessivamente 525,8 milioni di euro, una cifra da imputare per il 98,7 per cento agli stessi tornei professionistici.
Al riguardo il āConto economicoā della Figc mette in luce un altro dato negativo: soltanto 12 delle 86 societĆ professionistiche analizzate (7 in Serie A, 3 in Serie B e 2 in Lega Pro) hanno conseguito un risultato economico netto positivo. Il problema, come ĆØ noto, sta nellāeccessiva dipendenza dai proventi derivanti dalle televisioni (passati dai 105,9 milioni del 2010/11 ai 172,6 del 2014/15 e ancora in crescita nel triennio attuale), che rappresentano ben il 43 per cento dei ricavi complessivi del calcio italiano pur restando in assoluto inferiori a quelli inglesi, spagnoli e tedeschi. Il merchandising e lo stadio, altri possibili introiti delle societĆ , restano invece risorse troppo spesso dimenticate.
Dallo studio della Figc emerge in particolare un dato negativo sugli impianti, vecchi di oltre 60 anni e sempre semivuoti. In questo scenario, perĆ², cāĆØ un elemento positivo che riguarda la Federcalcio, capace di chiudere i conti in attivo per oltre 4 milioni (dato piĆ¹ alto registrato dal 2008 ad oggi), nonostante il calo dei contributi ricevuti dal Coni, passati da 62,5 a 40,1 milioni di euro. āLa Figc ĆØ stata un salvadanaio per il sistema sportivo ā ha osservato il presidente Taveccchio ā e tutti hanno capito cosa voglio dire. Siamo un volano importante per la crescita economica e sociale del Paeseā. Ma il sistema calcio in Italia continua a restare in rosso.