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Momento poco felice per i colori biancocelesti. Il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, è stato infatti rinviato a giudizio dal gup di Roma per falsa testimonianza. Insieme a lui al processo, che è stato programmato per il 17 ottobre dell’anno prossimo, anche il segretario generale del club, Armando Calveri. Secondo l’accusa i due, difesi dall’avvocato Nicola Capozzoli, avrebbero sostenuto il falso davanti al Tribunale del lavoro affermando che tra il marzo e il giugno del 2013 il calciatore Mauro Zarate non si fosse allenato presso Formello. Lo scopo di Tare e Calveri era assecondare la decisione del club che si era rifiutata di pagare tre mesi di stipendio (circa 900 mila euro) all’attaccante ex West Ham. Zarate però è riuscito a fornire elementi all’accusa in base ai quali ha potuto dimostrare ed accertare che in quel periodo si fosse regolarmente recato a Formello per svolgere gli allenamenti.