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Premier League, polemiche per i rinvii: si valuta la modifica delle norme

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Le polemiche per i numerosi rinvii non si placano e la Premier League sta valutando di modificare le linee guida. Finora non si sono giocate 22 partite, tra Covid, infortuni e impegni con le Nazionali, ma a scatenare le polemiche è stata una decisione in particolare. L’Arsenal ha infatti chiesto di non giocare domenica scorsa contro il Tottenham, vedendo accolta la sua domanda. Una decisione “strana e sorprendente, la mia opinione è che certe partite vadano giocate – ha detto Antonio Conte -. Il grande problema è il Covid e le gare non vanno rinviate per altri motivi. Sinceramente è la prima volta nella mia carriera che assisto a una decisione del genere che per me è stata molto strana. Se la Premier League decide di rimandare le partite per infortuni, allora forse dovrà studiare un format diverso e ridurre le partite“.

Lo scorso dicembre, visto l’aumento dei contagi, era stato deciso che con un portiere e 13 giocatori di movimento disponibili le partite si sarebbero giocare. Le società hanno ottenuto che venissero esclusi dal conteggio infortunati e giocatori in nazionale, vista l’imminente Coppa d’Africa. Proprio approfittando della sosta, la Premier League sta valutando di modificare queste norme attualmente in vigore.

Intanto, Mikel Arteta difende la richiesta dell’Arsenal. “Non permetteremo a nessuno di infangare il nostro nome o provare a diffondere delle bugie – ha detto Arteta in risposta a Conte -. Non avevamo il numero sufficiente di giocatori per disputare una partita di Premier. Questa è una situazione senza vincitori. Quando abbiamo giocato le prime tre partite della stagione mentre altre erano state rinviate, siamo stati massacrati e definiti ingenui. Ora che chiediamo di rinviare una partita per delle giuste ragioni, ci sono queste reazioni?“.

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