Calcio estero

Kimmich no-Vax, ma il Bayern lo difende: “Non è obbligatorio”

Joshua Kimmich - Foto Antonio Fraioli

Il caso Joshua Kimmich fa discutere la Germania. Il nazionale del Bayern Monaco ha pubblicamente detto che per ora non si vaccinerà contro il Covid, perché “non ci sono studi a lungo termine” sui suoi effetti. Tante polemiche, che hanno costretto la politica e l’opinione pubblica ad esprimersi su un messaggio sbagliato. Il Bayern però, dopo una giornata di fuoco, ha preso posizione a difesa del suo giocatore.

Il ceo Oliver Kahn e il presidente Herbert Hainen hanno sottolineato la chiara posizione del club sui vaccini: “Raccomandiamo a tutti di vaccinarsi. Lo abbiamo sottolineato attraverso diverse campagne. Ma dobbiamo rispettare quando uno o l’altro ha un’opinione diversa. È molto importante – ed è nostro dovere come club – mostrare costantemente consapevolezza”. “L’FC Bayern sostiene la campagna di vaccinazione. Ma qui non c’è vaccinazione obbligatoria. È una decisione di ogni individuo e devi accettarlo”. Rummenigge ha poi aggiunto: “Se conosco un giocatore che è stato estremamente responsabile ed esemplare in molte cose nella vita, è sempre stato Joshua. In tal caso, credo che prima o poi prenderà la decisione giusta”. Il presidente onorario del Bayern Uli Hoeness se l’è presa addirittura con i giornali, additandoli di essere “responsabili dello tsunami”, ha detto.

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