Calcio estero

Iniesta: “Ho attraversato momenti difficili, gli specialisti mi hanno aiutato”

Andres Iniesta
Andres Iniesta - Foto Antonio Fraioli

Andres Iniesta ha deciso di lasciare il Barcellona dopo tutte le vittorie conquistate con la maglia balugrana e ha deciso di trasferirsi in Giappone per iniziare una nuova avventura. Il campione spagnolo si è raccontato a Risto Mejide in un’intervista poi riportata da AS dicendo che la decisione di lasciare è arrivata durante la stagione: “Saluto perchè ho capito di non essere più in grado di dare al club quello che esige e merita. Non è stata una decisione immediata, ma è giunta al termine di un processo lungo, nato un anno e mezzo fa. Prima dell’inizio della stagione non sapevo se quest’anno sarebbe stato l’ultimo o meno. Ma lasciare in questo modo era ciò che sognavo”.

Iniesta ha lasciato, infatti, il Barcellona dopo aver conquistato Liga e Copa del Rey. Un arrivo ai blaugrana che è stato difficile all’inizio: “La mia prima squadra è stata l’Albacete, poi è arrivato il Barcellona. Quando ho appreso di dovermi trasferire ho pianto come un disperato. Sono entrato alla Masia quando tutti stavano cenando e un ragazzo mi ha visto con le lacrime agli occhi. Poi i miei genitori sono partiti ed è stato un mese molto difficile”.

Momento difficile ma non come quello arrivato dopo i Mondiali 2010 che hanno visto Iniesta segnare il gol decisivo per la conquista del titolo in Sudafrica dopo il dolore di tutto il calcio spagnolo: Con la morte di Dane Jarque sono entrato in un tunnel senza via di uscita. Mi sentivo vuoto dentro, è difficile capire quando hai tutto, ma ho attraversato momenti difficili, gli specialisti mi hanno aiutato così come le persone che mi amano. I miei due psichiatri e il mio psicologo c’erano nel giorno del mio addio, devo molto a tutti loro, è arrivato un momento in cui non potevo più andare avanti”.

Un futuro da allenatore potrebbe essere un’opzione per l’ex numero 8 blaugrana: “Prima non ci pensavo proprio a diventare allenatore, adesso sì. Vorrei trasmettere agli altri tutto quello che ho imparato e spero di avere questa opportunità”. Prima però ci sarà l’avventura asiatica “Giocherò a calcio, non andrò in pensione. Per me continuerà ad essere una responsabilità, la gente continuerà a chiedere il meglio da me. Voglio godermi un nuovo palcoscenico. “

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