Calcio estero

Barcellona, Koeman: “Allenare questo club era il mio sogno, ma senza trofei sarebbe un fallimento”

Ronald Koeman, coach Everton - Foto Ronnie MacDonald - CC-BY-SA-2.0

Il Barcellona sta attraversando un avvio di stagione estremamente complicato, tant’è che il tecnico Ronald Koeman si trova sempre più sotto pressione per via di alcuni risultati abbastanza deludenti. L’olandese, però, non fa drammi e pensa al presente, godendosi i giovani talenti della cantera come spiegato in un’intervista rilasciata alla ‘Rivista Barca’: “E’ sempre bello parlare di giovani. Se lo meritano, ma sono anche giocatori che hanno ancora molto da imparare. Ma quello che Ansu e Pedri hanno fatto a soli 17 o 18 anni in una squadra così importante come il Barca è qualcosa di veramente grande. Pedri è arrivato da Las Palmas giovanissimo e sta già giocando partite contro squadre come Real e Juventus, e lo fa in modo fantastico. Si è guadagnato il suo posto nelle partite grazie al suo lavoro in allenamento”.

Questa stagione, compreso l’ultimo terzo della scorsa, è stata fortemente condizionata anche dalla pandemia di Covid-19“Siamo tutti in difficoltà, in particolare quando giochiamo in casa, perché è un campo vasto e senti davvero che è vuoto, ti manca davvero l’atmosfera. Allenare il Barcellona é sempre stato il mio sogno. Sapevo che era un momento difficile e che ci sarebbero stati grandi cambiamenti nel club. Ma sono un allenatore e so che dobbiamo giocare bene e vincere le nostre partite. In un club come il Barca devi vincere e il nostro obiettivo è vincere partite e trofei. Non ricevi premi se arrivi quarto, devi essere il primo. Questa è la mentalità che deve avere questa squadra, non possiamo accontentarci di niente di meno. Messi? Leo ha qualche anno in più, ma vuole essere sempre della partita e vincerla: parlo con tutti e con lui sempre, è il capitano”.

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