Calcio

Andrea Abodi: “Lo sport serve per assumerci la responsabilità di rispettare l’altro”

Andrea Abodi
Andrea Abodi - Foto Giancarlo Gobbi GMT CONI

“Lo sport deve essere utile, di là delle decisioni che verranno prese oggi. Lo sport serve per assumerci, ognuno nel proprio ruolo, la responsabilità di rispettare l’altro”. A dirlo è il ministro per lo sport, Andrea Abodi, intervenuto sul caso Acerbi a margine dell’incontro al liceo Elsa Morante di Scampia a Napoli nel ciclo “Sky Up The Edit”. Il ministro ha sottolineato che lo stop a qualsiasi forma di razzismo “non è un tema solo di tifosi – ha detto – è un tema generale, di comunità, è un tema di rispetto e umanità. Va seguito non solo rimarcando il fatto negativo ma mostrando la strada positiva. Io quando ero presidente della Lega calcio di serie B mi resi conto che i calciatori non conoscevano bene le regole del calcio e facemmo un progetto di studio. Allo stesso modo non si conoscono regole del rispetto; se sei nel calcio professionistico devi porti il problema che i calciatori rispettino tutte le regole: c’è la campagna Uefa “respect” che adottammo ma quello che conta è promuovere e spiegare il rispetto del benessere nello stare insieme. Bisogna che tutti promuovano il rispetto, che non è scontato. Servono atleti, tecnici dirigenti, che rispettino il rispetto delle regole civili, dal razzismo ai problemi di parità di genere. Sono campi che dimostrano che dobbiamo continuare a insistere sulla formazione e il rispetto perché le degenerazioni siano eliminate”.

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