
Ancelotti al Milan? Le ultime
Il Brasile di Carlo Ancelotti cade nell’ultimo turno di qualificazioni in Sudamerica, valide per i prossimi Mondiali.
Carlo Ancelotti ha lasciato il Real Madrid da allenatore più vincente nella storia del club. Sono quindici i titoli conquistati dal tecnico italiano con i Blancos, tra cui tre Champions League. Parliamo di uno degli più importanti di sempre, che resterà nella storia per quel che ha vinto, in tutti e cinque i principali campionati europei.
L’allenatore originario di Reggiolo, a 66 anni compiuti ha deciso di intraprendere una nuova esperienza, per la prima volta da Commissario Tecnico. Il Brasile l’ha accolto con grande entusiasmo in vista dei prossimi Mondiali, nei quali i ‘verdeoro’ vogliono essere protagonisti. L’avvio non è stato sicuramente negativo, ma la prima sconfitta non è tardata ad arrivare.
Il Brasile cade in Bolivia, ma la qualificazione è al sicuro: Ancelotti contro gli arbitri
Le qualificazioni per i prossimi Mondiali di calcio, che si giocheranno tra Stati Uniti, Canada e Messico l’anno prossimo, sono ancora un cantiere aperto in Europa. I destini di diverse Nazionali sono ancora in bilico, basti pensare all’Italia di Gennaro Gattuso. In Sudamerica, invece, l’ultimo turno si è disputato ieri, lasciando spazio ai verdetti.
Sono cinque le Nazioni già qualificate: Argentina, Ecuador, Colombia, Uruguay, Brasile e Paraguay. La Bolivia, invece, andrà agli spareggi grazie alla vittoria ottenuta ai danni del Brasile.

Madrid, Spain, November 08, 2023, UEFA Champions League football match
Real Madrid vs Braga
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Carlo Ancelotti (Real Madrid) before the football match of Uefa Champions League between Real Madrid vs Braga played at Bernabeu stadium on November 08, 2023 in Madrid, Spain
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Carlo Ancelotti ha preso le difese dei suoi giocatori, scaricando una buona dose di responsabilità sugli arbitri: “Di positivo nella gara di oggi ho visto lo sforzo della squadra, dei giocatori, perché qui è molto difficile giocare. Questo lo sapevamo già. I ragazzi hanno fatto uno sforzo enorme, la partita è stata molto complicata e difficile, sia per l’aspetto tecnico che per quello fisico” e ancora “Abbiamo giocato contro 14. È triste quello che è successo qui oggi. Siamo venuti qui per giocare a calcio e ciò che abbiamo visto fin dal nostro arrivo è stato antigioco. A 4.000 metri di altitudine, abbiamo giocato contro gli arbitri, la polizia e raccattapalle, togliendo palloni dal campo e mettendone altri. È stata una vergogna. Calcio da oratorio“, queste le sue parole.