Sono due le partite valide i playoff NBA 2021 che si sono svolte nella notte tra lunedì 24 e martedì 25 maggio. I Nuggets pareggiano la serie contro Portland stravincendo gara-2 per 128-109. Nikola Jokic domina con 38 punti, 8 rimbalzi e un 15 su 20 dal campo, ben supportato dai 18 di Micheal Porter Jr. e dai 15 con 7 rimbalzi di Paul Millsap. I Nuggets hanno anche 12 punti e 6 assist da Facundo Campazzo e 13 punti da Aaron Gordon per portare sull’1-1 una serie che ora si sposta a Portland.
Sconfitta netta per Portland nonostante un’altra grande prestazione di Damian Lillard che chiude con 42 punti, 10 assist e 4 rimbalzi. Per lui 11 su 24 dal campo e soprattutto 9 su 16 dall’arco, con 11 su 13 ai liberi in 42 minuti sul parquet. CJ McCollum ne mette 21, solo 5 punti per Carmelo Anthony dopo i 18 della prima partita a Denver.
Vittoria ancora più netta, anzi, un massacro, quello posto in essere in gara-2 dai Milwaukee Bucks: gli uomini di Budenholzer, dopo una tiratissima gara-1 decisa al supplementare con il canestro di Middleton, travolgono gli Miami per 132-98. I padroni di casa chiudono di fatto i giochi nel primo quarto dominato 46-20. Milwaukee è caldissima dall’arco con 15 triple su 29 tentativi nel primo tempo, 22 su 53 alla fine. Ne mette 6 su 9 tentativi Bryn Forbes (4 su 5 nel decisivo primo quarto), secondo marcatore dei suoi dietro a Giannis Antetokounmpo con 22 punti uscendo dalla panchina.
Parlando del greco, questa volta è lui a prendersi la scena con 31 punti, 13 rimbalzi, 6 assist e 3 palle rubate in 31 minuti sul parquet: per lui 12 su 23 dal campo e 6 su 7 ai liberi, mentre continua a non essere brillante dall’arco (1 su 7). Khris Middleton, eroe di gara-1, si ferma a 17 punti. Jrue Holiday, invece, si occupa di mettere in ritmo i compagni con 11 punti e ben 15 assist. Delude nuovamente Jimmy Butler con soli 10 punti (4 su 10 dal campo). Il miglior marcatore degli Heat è stato quindi DeWayne Dedmon a quota 19 con 8 su 11 al tiro e 9 rimbalzi in uscita dalla panchina; sono 18 invece i punti per Goran Dragic.
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