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Basket, NBA 2017/2018: dodicesima vittoria consecutiva di Boston, bene anche Detroit

Jayson Tatum, Boston Celtics 2017-2018 - Foto Erik Drost CC BY-SA 2.0

La domenica NBA si è aperta con le sfide Boston-Toronto e Detroit-Miami. Nella prima i Celtics orfani di Irving e Hayward hanno sconfitto di misura i Raptors allargando così a dodici la striscia di vittorie. Top scorer di serata per la squadra di coach Stevens è Al Horford con 21 punti. Nella seconda i Pistons hanno avuto la meglio sugli Heat per 112 a 103, grazie soprattutto alla coppia Harris-Bradley, autori di 25 e 24 punti. A Miami non è bastato un Whiteside da 20 punti per evitare la settima sconfitta stagionale.

BOSTON-TORONTO 95-94

La sfida del TD Garden si apre con ritmi buoni e attacchi prolifici. I Celtics nonostante le assenza di Irving e Hayward si rifugiano nelle giocate e nei punti del trio Horford-Tatum-Brown. Mentre per i canadesi il migliore nel primo periodo è DeRozan che chiude in doppia cifra i primi dodici minuti. Regna l’equilibrio in Massachusetts e alla prima pausa è 24-24. In piena controtendenza con la scorsa stagione, Toronto alza il ritmo nel secondo periodo e riesce a crearsi piccolo margine di vantaggio che tocca il picco di +9 (40-49) e persiste fino alla pausa lunga (44-49). 

La squadra di coach Stevens rientra meglio in campo e dopo 5 minuti di periodo impatta la parità (59-59). Prosegue il buon lavoro della squadra biancoverde che tocca il picco di +8 (71-63) grazie alla tripla di Horford. Rintuzza bene però Toronto che al termine della frazione ha solo un punto di ritardo (77-76). Le compagini procedono a braccetto nell’ultimo periodo anche se Boston tiene sempre la testa avanti riuscendo poi a salire sul +5 quando mancano 1’20” alla sirena (90-95). Toronto rientra al -1 (95-94) a 16” dalla conclusione arriva una grave ingenuità di Tatum che per non prendere fallo tira involontariamente una gomitata a Van Fleet durante la fase di disimpegno. Nonostante ciò l’ultimo tiro dei canadesi non entra e arriva il successo numero dodici della squadra di coach Stevens.

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DETROIT-MIAMI 112-103

Alla Little Caesars Arena l’inizio di partita è a favore degli Heat, che prendono fin da subito la testa nel punteggio. Un Dragic molto ispirato (alla fine 18 punti per lui) porta Miami sul 21-14 dopo otto minuti, ma Detroit reagisce prontamente e grazie alle triple di Harris aggancia e supera gli avversari. Dopo il primo quarto i Pistons sono già avanti 31-29. Il secondo periodo si apre con Olynyk sugli scudi per il controsorpasso Heat, mentre Waiters porta fino a sette lunghezze il ritardo dei padroni di casa. Si va all’intervallo sul 58-55 per Miami, dopo che Harris e Bradley riescono a limitare i danni.

Il terzo quarto vede grandi protagonisti Harris per i Pistons e Whiteside per gli Heat: quest’ultimo inanella una serie di canestri che portano Miami a mantenere il vantaggio per buona parte del periodo, ma negli ultimi minuti sono ancora Harris e Bradley a riportare sotto Detroit. Alla fine Tolliver mette dentro la tripla del sorpasso e i Pistons iniziano gli ultimi 12 minuti avanti 83-81. Nell’ultimo periodo si capisce subito che Miami sembra aver mollato: un’altra bomba di Tolliver con quella di Kennard avvicina Detroit alla doppia cifra di vantaggio. Allo stesso tempo gli Heat faticano in attacco e allora il divario si stabilizza intorno alle dieci lunghezze. La situazione non cambia e i Pistons festeggiano la decima vittoria in tredici partite.

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LE CLASSIFICHE AGGIORNATE DELLE DUE CONFERENCE

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