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Atletica, Schwazer: “Grato della mia carriera. Mi sento molto più uomo rispetto a prima”

Alex Schwazer - Foto Colombo FIDAL

“Raccontare la mia storia davanti alle telecamere non è stato duro, negli ultimi anni sono già state evidenziate tutte le mie vicende. Non ho niente da nascondere e non ho problemi a mettermi nuovamente a nudo. La cosa più difficile è stato ricordare cose successe quasi vent’anni anni fa”. Sono le parole, ospite di ‘Non Stop News’ su RTL 102.5, di Alex Schwazer, protagonista della docuserie disponibile su Netflix che racconta la vicenda sportiva e giudiziaria che ha coinvolto il più famoso marciatore azzurro. 

“Ricordare certe cose è certamente un po’ doloroso, ma ormai sono cose passate. Ho lavorato duramente per superare certe vicende, nella quotidianità non mi toccano più come prima”, continua. “Ho vinto le Olimpiadi, quindi sono andato ben oltre i miei sogni. Sono molto grato della mia carriera. Mi ritengo un atleta molto fortunato, ho vissuto delle esperienze incredibili e grandi successi”, afferma ancora Schwazer.

Una carriera fatta di grandi traguardi ma anche di grandi sacrifici personali. “Lo sport è una grande passione, ma smette di esserlo quando diventa un peso. Per me è successo in quel periodo, ne sono stato prigioniero. La positività mi ha permesso di abbandonare certe cose e di occuparmi della mia vita personale. Certe cose ti fanno crescere e maturare, oggi mi sento molto più uomo rispetto a prima, dove ero solo ‘l’atleta’. Con il tempo ho capito che non ero solo quello ma molte altre cose”.

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