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“Quale occasione migliore di Roma per tornare a correre i 200 metri? Sono molto legato al Golden Gala e ogni volta che partecipo trovo avversari sempre più forti“. Filippo Tortu non vede l’ora di tornare allo Stadio Olimpico per il Golden Gala Pietro Mennea. Domani, giovedì 6 giugno, alle ore 21:15 all’Olimpico di Roma andrà in scena la gara dei 200 metri con Tortu protagonista. Il primatista italiano dei 100m sfiderà i grandi di questa specialità tra cui Noah Lyles (19.65 di personal best), Michael Norman (19.84) e Ramil Guliyev (19.76). Per Tortu si tratta di una grande sfida dopo il 20.34 di due anni fa in un contesto stellare con la volata che potrebbe rivelarsi la più veloce di sempre sul suolo italiano (19.82 del 1988 di Carl Lewis al Sestriere).
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“Sono certo che sarà un’atmosfera unica e conto i minuti per arrivare a domani. Sogno un grande risultato davanti al Presidente della Repubblica, per me è un onore da italiano, da atleta delle Fiamme Gialle e da sportivo – sottolinea Tortu – Oltre me e Gimbo Tamberi ci saranno tanti altri azzurri ed è una bella occasione per tutta l’atletica italiana di mettersi in luce“. Entrando nel merito della competizione: “Questa è la gara col livello tecnico più alto che abbia mai affrontato nella mia carriera e voglio confrontarmi con i migliori al mondo: naturalmente il favorito è Lyles, ma anche Norman ha fatto risultati di livello mondiale e Guliyev è il campione iridato. Il mio obiettivo è sempre quello di migliorarmi, magari non soltanto di pochi centesimi. Lyles lo ricordo bene nei 100 ai Mondiali under 20 di Bydgoszcz e soprattutto ricordo… la sua schiena. Speriamo stavolta di vederla da più vicino“.
Un appuntamento importante nel percorso di avvicinamento ai Mondiali di Doha: “È sicuramente una tappa importante, ma è comunque soltanto un momento di avvicinamento ai Mondiali di Doha, il vero obiettivo della stagione. Nei 200 serve più di una prova per essere perfetti e io non gareggio su questa distanza da quasi due anni. Mi aspetto una curva molto veloce e spero di ‘morire’ un pochino meno di due anni fa negli ultimi metri” ha concluso Tortu.
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