
Bilancio positivo per gli azzurri: finale mondiale per Giovanni Placci, top ten sfiorata da Laura Rogora, exploit cronometrico di Beatrice Colli.
Si è chiusa a Seul una settimana intensa e spettacolare ai Campionati Mondiali di arrampicata sportiva, che hanno visto l’Italia tra le protagoniste. Gli azzurri tornano a casa con un bagaglio ricco di esperienze, piazzamenti di prestigio e una finale che conferma la crescita della squadra.
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Lead, Placci nella top 8 e Rogora a un soffio dalla finale
Nella disciplina regina della difficoltà, Giovanni Placci è stato il volto azzurro più brillante: dopo un’ottima semifinale, il bolognese ha centrato la sua prima finale mondiale chiudendo all’8° posto assoluto. Laura Rogora, già bronzo in Coppa del Mondo assoluta, si è fermata in 9ª posizione, eliminata per un soffio nonostante una prova di altissimo livello. Filip Schenk ha chiuso al 18° posto, mostrando comunque solidità.
Boulder, Moroni in semifinale
Grande prestazione in qualifica per Camilla Moroni, capace di firmare quattro top e un settimo posto parziale. La semifinale è stata più complicata e l’ha vista terminare 19ª. Tra gli uomini il migliore è stato Matteo Reusa, 25°, seguito da Luca Boldrini, Nicolò Sartirana e Michael Piccolruaz. Sul podio iridato, dominio ancora una volta della slovena Janja Garnbret, mentre il titolo maschile è andato al giapponese Anraku.
Speed, Colli e Zurloni protagonisti
Nella gara più veloce del programma spicca la prestazione di Beatrice Colli, che con un eccezionale 6’’89 ha stabilito il suo primato stagionale e il quarto miglior tempo italiano di sempre. L’azzurra ha concluso all’11° posto mondiale, fermata agli ottavi dalla cinese Qin. Matteo Zurloni, campione del mondo in carica, ha chiuso all’11° posto dopo essere stato eliminato per un solo centesimo dal rivale spagnolo Noya Cardona.
Una spedizione di carattere
Complessivamente la squadra azzurra chiude con Placci 8°, Rogora 9ª, Zurloni 11°, Colli 12ª, oltre ai buoni piazzamenti di Schenk (18°), Moroni (19ª) e Reusa (25°). Risultati che testimoniano il livello sempre più competitivo degli italiani e aprono prospettive incoraggianti in vista delle prossime stagioni.