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Giuseppe Conte: “Riapriamo i confini, ma chi ignora il distanziamento commette gravi leggerezze”

Giuseppe Conte - Foto Wikipedia

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è tornato a parlare in conferenza stampa, nel giorno in cui i confini delle regioni sono stati aperti: “Apriamo i nostri confini regionali, i dati della curva epidemiologica ci dimostrano che le misure stanno funzionando così come le nostre scelte sul piano politico sulle riaperture progressive. Ad un mese dal 4 maggio i numeri sono incoraggianti, non ci sono situazioni critiche o di sovraccarico delle strutture sanitarie. Il trend del contagio è in diminuzione in tutte le regioni.”

Il Premier ha voluto lanciare però un monito, in merito alle tante persone che si sono riversate sulle strade e sulle spiagge in questi giorni: “C’è grande attenzione verso la socialità, ci meritiamo il sorriso e l’allegria per le strade – continua il Premier – ma è bene ricordare che se siamo tra i primi in Europa a ripartire è perchè abbiamo accettato di compiere i sacrifici. Facciamo attenzione, le uniche misure efficaci sono ancora il distanziamento sociale e l’uso, dove necessario, delle mascherine. Abbandonare queste precauzione è una grave leggerezza, quotidianamente ci sono ancora contagi.”

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Con la riapertura delle regioni, torna anche ad essere possibile l’arrivo dei turisti dall’estero: “Il Governo sta lavorando molto in Europa, dobbiamo lavorare sul brand Italia per far tornare i turisti. La bellezza del nostro Paese non è mai andata in quarantena, ora dobbiamo fare i conti con l’emergenza economica e sociale. In 60 giorni abbiamo stanziato 80 miliardi di euro per famiglie, lavoratori e imprese.” Conte parla anche del recovery fund: “L’Unione Europea ha messo a disposizione 750 miliardi per i paesi più colpiti, dovremo essere bravi a spendere bene questi soldi per la credibilità di tutto il sistema Italia.”

Sul Mes: “Non cambio idea, quando avremo i regolamenti li studierò e decideremo con il Parlamento. Non sono soldi regalati, è un prestito quindi dipenderà anche dalle condizioni.” Per le opere infrastrutturali, torna anche il tema del ponte sullo stretto di Messina: La nostra rete viaria è inaccettabile, ci sono binari unici come tra Pescara, Bari e Lecce o il tratto di strada da Roma a Pescara. Con il decreto semplificazione abbiamo la possibilità di sederci ad un tavolo, potremo valutare anche il Ponte.”

Sulle piazze di ieri promosse dall’opposizione: “Abbiamo superato la fase più acuta, giusto che ci sia il diritto di manifestare ma tutto deve essere fatto rispettando le misure di precauzione. Si può criticare il Governo, di fronte a tante difficoltà è comprensibile che qualcuno voglia manifestare. Però immaginate se da questi assembramenti dovessero esplodere dei focolai.” 

Conte ha infine parlato della ripresa della scuola: A settembre si tornerà alla didattica in aula, dobbiamo far di tutto per assicurare la normalità. E’ molto importante l’emendamento proposto dal Parlamento che consente ai sindaci di diventare commissari straordinari per realizzare opere di edilizia scolastica. Ci aspettiamo aule rinnovate, ci sono le risorse finanziare e abbiamo introdotto lo strumento normativo.”

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