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C’era anche Maurizio Stecca nel pomeriggio di follia a Londra. L’ex oro olimpico di pugilato ai Giochi del 1984 ha raccontato gli attimi di terrore vissuti in prima persona durante l’attentato a Westminster a Radio Radio: “Altri 10 metri più avanti e ce lo saremmo trovati contro, siamo stati fortunati. Stavo uscendo con la squadra dell’Italia Thunder (domani c’è l’incontro con i British Lionhearts, ndr) quando abbiamo sentito urlare. Abbiamo visto l’attentatore che brandiva due coltelli, ha colpito la guardia all’ingresso e subito dopo è stato abbattuto con tre pallottole da un agente in borghese. Sembrava di essere in un film”.
“Stavo uscendo insieme ai ragazzi, quando abbiamo cominciato a sentire delle urla di paura e abbiamo subito capito che cosa stava succedendo. Dopo 20 secondi abbiamo visto l’attentatore, un energumeno che aveva due lame di coltello grosse in mano. È riuscito a entrare – racconta – approfittando della guardia che non era armata, l’ha accoltellata e poi veniva verso di noi. Proprio in quel momento è arrivato di fianco a noi un agente in borghese che con un incredibile sangue freddo e tre colpi ha ucciso l’attentatore. È successo tutto a dieci metri da noi, ho visto tutta la scena e anche il poliziotto accoltellato, si è rialzato ha cercato di correre via e poi si è di nuovo accasciato. “È una scena che non dimenticherò mai”, ha concluso.