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Super Hakimi, Lukaku come Vieri: l’Inter di Conte travolge il Bologna e punta lo Shakhtar

Romelu Lukaku
Romelu Lukaku - Foto Antonio Fraioli

Se il rischio di una testa già orientata al match decisivo in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk veleggiava nell’ambiente nerazzurro, questo è stato scongiurato dopo appena 16′. E non è un caso che la rete dell’1-0 che ha dato il via alla vittoria per 3-1 sul Bologna l’abbia siglata l’uomo più importante di questa Inter di Antonio Conte: quel Romelu Lukaku che con la rete inflitta a Skorupski è andato a segno in tutte e quattro le partite casalinghe, come solo Christian Vieri è riuscito a fare nell’era dei tre punti a vittoria in maglia nerazzurra. Per Conte Lukaku ha ancora margini di miglioramento, ha “qualità uniche” e può diventare “tra gli attaccanti più forti al mondo“. Se Lukaku non si è preso la scena in questa partita, lo deve soltanto ad una prestazione eccellente di Hakimi che contro i baby Hickey e Khalioti si diverte, fa due gol e rischia di propiziarne altri. La titolarità dell’ex Borussia Dortmund contro gli uomini di Mihajlovic lasciava presupporre una maglia per Darmian in Champions ma la super prova del laterale rimescola le carte e lascia qualche dubbio in più per il tecnico. Proprio quel tecnico che, stando alle parole del laterale, lo “sta aiutando tanto”.

L’Inter vince, convince e si prepara alla sfida che rappresenta un crocevia della stagione. Sullo sfondo c’è lo Shakhtar Donetsk ma la partita sarà giocata su più fronti, su tutti quello del Real Madrid impegnato contro il Borussia Moenchengladbach. Ma Conte non crede all’ipotesi biscotto: “Stiamo parlando di squadre blasonate. Non posso pensare ad un Real Madrid che scende in campo con l’obiettivo di pareggiare. Dobbiamo pensare solamente a noi e non dobbiamo avere rimpianti. Sono squadre che non regalano niente e hanno l’obiettivo della vittoria. Il diktat di Conte è quindi chiaro: pensare esclusivamente allo Shakhtar. Intanto, l’Inter inverte il trend casalingo ed evita di subire due gol come negli ultimi sei appuntamenti a San Siro. Contro Taison e compagni, il terzetto difensivo nerazzurro dovrà ripetersi.

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