Editoriali

Elezioni Figc: Carlo Tavecchio vince e dice grazie a Claudio Lotito

Claudio Lotito e Urbano Cairo
Claudio Lotito e Urbano Cairo - Foto Sportface

Con Lotito il risultato è garantito. Mica lo dico io, lo dicono gli altri“. Gongola il presidente della Lazio e consigliere federale, racconta il successo di Carlo Tavecchio, rieletto presidente della Figc per il secondo mandato, come fosse anche un po’ il suo.

Che vi avevo detto?“, domanda retorica e orgogliosa al capannello di persone attorno a lui dopo l’annuncio della terza e decisiva votazione. Sembra quasi fosse Lotito stesso uno dei candidati in corsa per la presidenza, protagonista assoluto di una giornata vissuta al solito da direttore d’orchestra come due anni fa, all’ultima elezione federale.

LO SCONTRO CON ABODI

Con buona pace di Andrea Abodi, candidato sconfitto anche dalle manovre del presidente biancoceleste. Con le quotazioni dell’ex presidente della Lega Serie B a salire e una battaglia del tutto aperta, l’obbligo era blindare le preferenze per il numero uno uscente. Lotito lo ha fatto al meglio sin dal mattino, quando ha provato a convincere i rappresentanti della Roma (“Votare contro Tavecchio è un suicidio, vi ha anche aiutato”, spiega a Baldissoni) dopo una discussione accesa proprio con Abodi, molto arrabbiato per una voce priva di fondamento: “Qualcuno sostiene che mi sarei ritirato in cambio di soldi, è una vergogna“, confida l’ex presidente della Lega di B dopo il battibecco con il numero uno della Lazio.

“ANDATE TUTTI A VOTARE”

Il primo scrutinio fila liscio, Tavecchio è avanti con il 56,49% e la strada verso la rielezione sembra spianata. Per questo, quando l’assemblea elettiva annuncia i dati della seconda votazione, anzi qualche minuto prima per le informazioni ricevute in via “confidenziale”, Lotito ha un sobbalzo. Abodi recupera e sale al 45,41%, e allora diventa inevitabile mettere le cose in chiaro con tutti.

È qui che inizia il lavoro del consigliere federale ai fianchi dei votanti, parlotta con il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero e con l’ex patron del Palermo Maurizio Zamparini, ma loro sono già dalla parte giusta. Poi prende da parte il numero uno del Torino Urbano Cairo e placca chiunque si avvicini al seggio per votare: “Siamo scesi dal 56 al 53, dovete andare tutti a votare. Dove sono spariti gli altri? Se ne sono andati“.

SANTORO, I RISULTATI IN ANTEPRIMA E L’ESULTANZA

Un lavoro attento e certosino, sicuramente efficace. La terza votazione si chiude in tempi ben più brevi di quanto previsto, tutti si accomodano in sala pronti ad ascoltarne l’esito. Lotito però sa già come è andata, sempre ben informato da Sergio Santoro, già presidente della Commissione dei saggi voluta dalla Figc per valutare la questione dello scudetto 1914/15 rivendicato dalla Lazio, poi nominato presidente della Corte federale d’appello (mentre l’altro saggio Cesare Mastrocola è stato designato presidente del Tribunale federale nazionale) e oggi membro del collegio di garanzia elettorale. Il presidente della Lazio esulta proprio di fronte alle urne, neanche fosse un gol di Immobile, e poi scappa in sala per godersi la proclamazione ufficiale dell’amico Tavecchio.

Mentre Abodi mastica amaro e il rieletto presidente si commuove durante il discorso inaugurale del nuovo quadriennio, il deus ex machina gongola per il successo. Rinfrancato dal coretto che gli intona qualcuno, mentre lascia l’Hotel Hilton di Fiumicino: “Con Lotito il risultato è garantito, con Lotito il risultato è garantito“.

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