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Sono passati appena 160 minuti dal calcio d’inizio della nuova stagione del Super Rugby, e i campioni in carica degli Hurricanes hanno già segnato 154 punti, frutto di 24 mete messe a segno contro i malcapitati Sunwolves giapponesi e i Melbourne Rebels.
Semplicemente troppo per la franchigia australiana, che dopo aver aperto le marcature con due calci piazzati è stata travolta dalla brillantezza tecnica e atletica della linea arretrata neozelandese. Dopo aver chiuso per 31 a 6 il primo tempo, però, gli Hurricanes non si sono fermati e hanno continuato la loro vivisezione della difesa avversaria con 40 punti nel solo secondo tempo per un punteggio finale di 71 a 6.
Tripletta per l’estremo Nehe Milner-Skudder, imprendibile, mentre ne segnano due a testa l’ala Vince Aso e il primo centro Ngani Laumape. Per i Rebels altro parziale pesante dopo i 56 punti rimediati dai Blues nel match d’apertura della scorsa settimana.
Sugli altri campi, Crusaders corsari nel derby neozelandese contro gli Highlanders, ai quali costa caro il cartellino giallo rimediato dall’All Black Malakai Fekitoa a nove minuti dal termine: dopo essere stati avanti per 27 a 6 e aver subito due mete da parte degli ospiti per il 27 a 18 al settantesimo, gli Highlanders hanno subito altre due marcature nelle fasi conclusive, concedendo la vittoria agli avversari per 30 a 27.
L’altra disfida neozelandese se la sono aggiudicata i Chiefs contro i Blues, alla seconda vittoria su due partite. Anche Lions e Stormers si sono aggiudicate la seconda partita consecutiva rispettivamente contro Waratahs (55 a 36) e Jaguares (32 a 25).
Prima vittoria stagionale invece per Western Force contro i Reds (26 a 19), Sharks in trasferta contro i Brumbies (27 a 22) e Southern Kings, che a Singapore battono i Sunwolves per 37 a 23.
Infine, nell’ultimo match di giornata, i Cheetahs rischiano di buttare al vento una prima ora di grande livello: dopo quattro mete nel primo tempo (doppietta di Mohoje), e un vantaggio di 31 a 14 sugli avversari subiscono l’uno-due dei Bulls firmato Van Zyl e Ulengo. Il piede di Zeilinga sigilla il 34 a 28 finale con un calcio di punizione a cinque minuti dal termine.