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Roger Federer, il campione più amato: successi e sconfitte di una leggenda

Roger Federer - Foto Roberto Dell'Olivo

Roger Federer ha annunciato il ritiro dal tennis. All’età di 41 anni, il tennista svizzero appenderà la racchetta al chiodo in occasione della Laver Cup, in programma alla O2 Arena di Londra a fine settembre. La notizia era nell’aria: in fondo Roger non disputa un match ufficiale da Wimbledon 2021 e non ha neppure un punto nel ranking Atp; eppure non si è mai pronti ad un annuncio del genere, perché finora un piccolo barlume di speranza continuava ancora ad esistere. Adesso invece è davvero finita. Non avremo più la possibilità di ammirare Federer in azione, se non per un’ultima volta alla Laver Cup.

Con il ritiro di Federer il tennis perde un giocatore che ha segnato un’era, un campione che ha riscritto la storia di questo sport ed una splendida persona che per anni ha emozionato milioni di spettatori. Si può discutere all’infinito su chi è il più forte tra lui, Nadal e Djokovic,, mentre non ci sono dubbi su chi sia il più amato. Lo dimostra il premio ‘Fans favourite Award’, a lui assegnato ininterrottamente dal 2003 (per ben 19 anni consecutivi), ma in generale bastava assistere ad un suo match per avere un’idea di quanto occupasse un posto speciale nel cuore di milioni di appassionati sparsi per il globo.

Federer lascia il tennis con 20 slam in bacheca ed un palmarés più ricco che mai. Ha vinto la Coppa Davis, Masters 1000 a profusione, le Atp Finals, un oro olimpico (seppur in doppio) e poi ovviamente gli otto Wimbledon. Non poteva che essere lui il più vincente della storia lì, nel tempio del tennis, che gli ha regalato tante gioie ma anche qualche delusione. La finale di Wimbledon persa nel 2019 contro Djokovic resta infatti una ferita aperta. Di fatto, quel momento lì è stato il suo ultimo acuto a livello internazionale e, col senno di poi, chissà che non sarebbe stato quello il momento perfetto per ritirarsi. Gli dei del tennis hanno invece deciso diversamente e, una pandemia e svariati interventi chirurgici dopo, Roger si ritirerà sempre a Londra ma non sui prati di Church Road, bensì presso la O2 Arena.

Baciato da un talento fuori dal normale e da un’eleganza unica, per un periodo Federer è stato il dominatore assoluto del circuito Atp. Basti pensare che nel 2005 ha concluso la stagione con uno straordinario bilancio di 81 vittorie e appena 4 sconfitte e, dal 2004 al 2013, ha raggiunto almeno i quarti di finale in ben 31 slam consecutivi. Numeri (solo alcuni dei tanti) che tuttavia non rendono giustizia al suo strapotere. Basti pensare a tutti i migliori giocatori del mondo (Roddick su tutti) che in quegli anni sono letteralmente usciti pazzi nel tentativo di sconfiggere Roger e non ci sono neppure riusciti.

Ciò che caratterizza Federer, senza nulla togliere ai risultati, è la classe. Guardarlo giocare era come ammirare un quadro, un dipinto perfetto davanti al quale non si poteva far altro che restare a bocca aperta. Nel corso dei 24 anni della sua carriera, Roger Federer è stato semplicemente il tennis. Sicuramente in futuro arriveranno tanti campioni e magari qualcuno batterà anche i suoi record. Ma come lui non ci sarà mai nessuno. Nel corso della sua lettera d’addio, lo svizzero ha ringraziato tutti, dai suoi avversari ai suoi allenatori, dagli sponsor ai suoi familiari. La verità è che è il mondo del tennis a dovergli dire grazie per tutto ciò che ha fatto e per aver lasciato un’impronta indelebile su questo sport. Lunga vita a re Roger!

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