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Olimpiadi invernali 2026: Stoccolma verso il ritiro, Calgary al referendum

I cinque cerchi olimpici
I cinque cerchi olimpici - Foto Pentaphoto-Marco Trovati

Le due avversarie dell’Italia per ospitare i Giochi Olimpici invernali del 2026 non sono saldissime. Nei giorni scorsi, a Buenos Aires, sono state ufficializzate dal Cio le candidature dell’Italia (Milano-Cortina), della Svezia (Stoccolma) e del Canada (Calgary) con le ultime due che, per motivi diversi, potrebbero saltare da un momento all’altro. A Stoccolma la situazione politica è contoversa e uno dei membri del partito centrista è stato abbastanza chiaro: “Stoccolma non ospiterà i Giochi invernali del 2026″. Una chiusura netta e chiara che tanto ricorda quella del Movimento 5 Stelle e di Virginia Raggi sulla candidatura italiana di Roma per le Olimpiadi estive del 2024. Una chiara contrarietà che rischia di ribaltare la situazione.

In Canada, a Calgary, invece saranno i cittadini a decidere se confermare la candidatura: e lo faranno il prossimo 13 novembre con un referendum. L’esito della votazione è incerto e potrebbe succedere di tutto. Milano-Cortina invece lavora sodo: mercoledì prossimo al Coni ci sarà l’incontro tra il presidente Malagò e i governatori del Veneto e della Lombardia, i sindaci di Milano e Cortina e gli assessori. L’Italia adesso sogna per davvero le Olimpiadi del 2026.

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