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Al Pala Arrex di Jesolo, con le finali di specialità junior e senior, si è conclusa ufficialmente la decima edizione del Trofeo Città di Jesolo. Dopo la giornata di sabato dedicata al concorso generale a squadre, oggi sono scese in campo tutte le ginnaste che si sono qualificate per le diverse finali di specialità per attrezzo.
A seguito della riunione tecnica di questa mattina, a rappresentare l’Italia sono state: Elisa Iorio, Alice D’Amato e Asia D’Amato per quanto riguarda le junior; Desiree Carofiglio, Sofia Busato e Giada Grisetti per quanto riguarda le senior. A partire dalle 15, le prime a scendere in pedana sono state le senior a volteggio e le junior a trave. Nella finale a volteggio senior, a salire sul gradino più alto del podio è stata la canadese Shallon con 14.500; medaglia d’argento per l’italiana Sofia Busato con 14.175 e medaglia di bronzo per la russa Melnikova con 14.025. Una bellissima rincorsa dei 25 metri di Sofia Busato che, tra gli applausi del pubblico, ha stoppato un meraviglioso DTY, confermandosi una delle specialiste di questo attrezzo. Da evidenziare anche il quarto posto dell’altra italiana presente nella finale a volteggio: Desiree Carofiglio con 13.800.
In contemporanea alla gara delle senior a volteggio, quella delle junior a trave. La medaglia d’oro è andata alla canadese Ana con 14.250; al secondo posto l’americana Perea con 14.150 e sul terzo gradino del podio l’altra americana O’Keefe con 14.050. Un po’ più bassi i punteggi delle due Fatine italiane presenti in questa finale; due esercizi ben eseguiti che però non hanno permesso ad Alice D’Amato ed Elisa Iorio di scalare la classifica, che le ha viste rispettivamente in sesta e settima posizione. Il pomeriggio della polvere di magnesio è proseguito con la gara delle senior a parallele e con quella delle junior a corpo libero. Il podio senior degli staggi ha visto: la russa Eremina sul gradino più alto con 14.750; a seguire, le due americane McCusker con 14.600 e Locklear con 14.550, rispettivamente in seconda e terza posizione.
In questa gara senior nessuna italiana; in quella junior del corpo libero, che ha visto trionfare l’americana Malabuyo seguita da O’Keefe e Heduit, ben due italiane presenti: Asia D’amato a mezzo decimo dal podio con 13.350 ed Elisa Iorio in settima posizione con 13.150. La terza rotazione ha visto in gara le senior a trave e le junior a volteggio. Tra le senior, a trionfare è stata l’americana McCusker con 14.200; medaglia d’argento per la brasiliana Saraiva con 14.100 e terzo gradino del podio per la francese Boyer con 14.100. Una caduta per l’unica italiana presente in questa finale, Giada Grisetti, che l’ha fatta precipitare in ultima posizione con 11.650.
Sul versante junior, l’americana Perea sul gradino più alto con 14.325; d’argento l’altra americana Malabuyo con 14.275 e in terza posizione la canadese Ana con 13.975. Un altro quarto posto per Asia D’Amato, sfiorato per soli 0.015 millesimi e quinto posto per Elisa Iorio con 13.850. A terminare il giro sui quattro attrezzi, le senior a corpo libero e le junior a parallele. Tra le senior, primo posto per l’americana Paulson con 13.900, argento per la brasiliana Saraiva con 13.900 e medaglia di bronzo per la russa Melnikova con 13.800. Sul versante junior, straordinaria prestazione sugli staggi da parte di Elisa Iorio: con 14.650 ha vinto uno storico oro alle parallele, dopo quattro anni di digiuno in questa specialità, da quando alla sesta edizione del 2013 Enus Mariani fece meglio di tutte proprio su questo attrezzo.
E, con l’oro di Elisa alle parallele, è calato definitivamente il sipario su una delle competizioni più prestigiose del mondo. Ancora una volta, Jesolo si è confermato un appuntamento di grande spessore, un importante bacino di prova per tante giovani ginnaste, un’occasione davvero unica per molte di loro per testare la propria preparazione in vista dei prossimi appuntamenti a livello nazionale ed internazionale. Il nuovo quadriennio olimpico è appena iniziato, ma la strada da percorrere sarà davvero molto lunga e tortuosa; l’obiettivo è uno solo e, Jesolo 2017, è stato solo la prima tappa di un lungo viaggio che porterà fino a Tokyo2020.