Tempo di 60 metri piani ad Ancona per i Campionati italiani assoluti indoor, con due nuovi campioni: tra le donne primo titolo italiano per Ilenia Draisci, mentre Michael Tumi è al suo quarto oro dopo due anni in cui aveva dovuto cedere il primato. Le velociste italiane erano alla terza gara del giorno, dopo le batterie e le semifinali, ma i valori in campo non sono cambiati durante la distribuzione delle gare.
Nei 60 metri donne, Ilenia Draisci e Audrey Alloh arrivano praticamente insieme, ma è il fotofinish a dare la vittoria alla Draisci: la 26enne dell’Esercito parte molto bene come suo solito e mantiene il primato in velocità fino all’ultimo metro, chiudendo con 7.40. Dietro di lei la Alloh non riesce a ri-confermarsi campionessa italiana dopo 4 anni con 7.41, ricordando però che ha corso con un tape al ginocchio. Il bronzo va a Irene Siragusa con 7.42 che può comunque ritenersi soddisfata visto che in semifinale aveva migliorato il suo primato personale (7.39). Dietro il podio troviamo Zaynab Dosso (anno 99) con 7.48, mentre leggermente più staccate Giulia Arcioni a 7.56, Martina Amidei a 7.57, Jessica Paoletta a 7.58 e Nicolina Altimari a 7.62. I loro tempi comunque non sono sufficienti a scalzare la miglior prestazione annuale di Gloria Hooper che aveva corso in 7.32 a Birmingham.
Tra gli uomini, invece, la gara parte con un cartellino giallo a Fabio Cerutti per falsa partenza: Massimiliano Ferraro fa un leggero movimento in partenza, inducendo Federico Raguni e Cerutti ad una leggero scatto. Michael Tumi parte bene e macina metri su metri, chiudendo in 6.68 e confermando il tempo raggiunto una settimana a Modena (6.69): grazie a questo risultato ritorna a vincere il titolo italiano nei 60 metri indoor dopo la tripletta 2011-2013. Sempre affianco a lui è Massimiliano Ferrari, bronzo al termine della gara (6.73) proprio perché negli ultimi momenti di gara arriva la rimonta di Fabio Cerutti (6.72 per lui). Poco dopo troviamo Federico Raguni con 6.78, seguito da Lorenzo Bilotti a 6.82 e Gabriele Giudetti a 6.89; ultime due posizioni per Andrea Federici (6.91) e Marco Gianantoni (7.00)