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Wta Charleston 2019: Keys supera Stephens, Puig domina Collins

Madison Keys - Foto Roberto Dell'Olivo

La seconda semifinale del Wta Premier di Charleston si disputerà tra Madison Keys e Monica Puig, protagoniste di due prestazioni fuori dalle righe: Madison Keys ha superato in 3 combattuti set la connazionale Sloane Stephens,con il punteggio di 7-6(6), 4-6, 6-2,  dimostrando forza mentale e fisica mentre Monica Puig , ha strappato una convincente vittoria contro Danielle Collins, sfoderando solidità e sicurezza nei propri mezzi, con il punteggio di 6-3, 6-2.

KEYS – STEPHENS

Primo set – La partita si mostra subito parecchio vivace, con ritmo molto alto, vincenti spettacolari e forse qualche errore di troppo. Dopo un 2-2 primordiale, Stephens durante il quinto gioco strappa il servizio all’avversaria a causa di due errori non forzati di Keys, guadagnando un vantaggio che rischiava di subire il game precedente (avendo annullato una palla break). Sloane Stephens allunga fino al 2-4, ma il settimo e l’ottavo gioco segnano una ripresa mentale vistosa di Keys che agguanta la parità sul 4-4 dopo svariati errori grossolani di dritto di Stephens, apparsa un po’ stanca. La situazione sembrava, anche psicologicamente, degenerare per Stephens che però piazza il break improvviso al nono gioco, forzando il rovescio dell’avversaria, noto punto debole, che cede il servizio: 4-5 e possibilità per servire per il set per la numero 8 al mondo. L’opportunità non viene sfruttata da Stephens e Keys piazza il break del 5-5 dominando il game. Undicesimo e dodicesimo gioco sono caratterizzati da vari gravi errori delle due giocatrici, che portano il risultato sul 6-6 con un altro break per parte. Durante il tie break, Keys va avanti 4-0, per poi farsi rimontare sul 4-6 e due set point per Stephens che non li sfrutta e cede alla potenza di Keys sul risultato di 8-6.

Secondo set – Il secondo set è caratterizzato dalle variazioni di Stephens, che propone un gioco più vario rispetto alla collega e connazionale. La numero 8 del mondo guadagna un break in apertura portandosi sul 2-0, per poi perdere il servizio sul 5-3. Keys sembrava rinvigorita dal break ed esaltata dai suoi vincenti, però Stephens, con l’aiuto del coaching, riesce ad attuare il break decisivo, facendo suo il secondo set per 6-4.

Terzo set – Il terzo è un set senza storia, Keys è galvanizzata da un inizio strepitoso al servizio e durante il quinto gioco disegna il campo con il dritto e riesce a portarsi sul 3-2 con break. Stephens è visibilmente sfinita e cede nuovamente il servizio nel settimo gioco, addirittura con un doppio fallo, emblema del suo terzo set. Keys chiude la partita con un ottavo gioco convincente con il punteggio di 6-2; è la prima vittoria di Madison Keys su Sloane Stephens.

PUIG – COLLINS

Primo set – La partita inizia con Collins che sembra avere il pallino del gioco in mano, avendo tenuto il primo turno di servizio della partita con sicurezza ed essendosi guadagnata tre palle break sul primo servizio dell’avversaria, però non sfruttate a dovere. Dal terzo game parte il monologo di Puig, che piazza vincenti di dritto e rovescio esemplari e si porta facilmente sul punteggio di 1-3. Monica Puig riesce ad ottenere un doppio break nel corso del nono gioco, sfoderando un dritto lungolinea fatale, che spezza la difesa della statunitense.

Secondo set – Puig ricomincia esattamente con lo stesso ritmo con cui aveva terminato il primo set, si porta facilmente sul 3-0, dominando in lungo e in largo i primi tre game del secondo set, ottenendo un break (nel secondo game) che le conferisce piena sicurezza. Nel corso del sesto game, Puig arriva a condurre per 5-1 con doppio break; arriva una leggera flessione nel settimo game, con qualche dritto un po’ scarico, che le costa il servizio ed il 5-2 che accorcia le distanze. La partita è ormai comunque compromessa e lo si nota ulteriormente nell’ottavo gioco, durante il quale Puig piazza il suo terzo e definitivo break del terzo set, portando il punteggio finale sul 6-2. Questa è una vittoria che dona maggiore fiducia a Monica Puig, che, dopo la sorprendente vittoria contro Aryna Sabalenka, conferisce costanza al suo exploit.

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