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Il primo turno degli US Open 2021 è partito col botto, perlomeno al maschile, col match tra Stefanos Tsitsipas e Andy Murray. Il tennista britannico, una volta avanti 2 set a 1, è stato recuperato e superato dal greco che ha staccato il pass per il prossimo turno. Dopodiché, si è accesa la polemica, partita da Murray: “Il problema non andarsene al bagno, ma il tempo che ci impiega. Ho parlato con la mia squadra prima della partita e ho detto loro che mi aspettavo qualcosa del genere se le cose non fossero andate come volevano. Il problema è che non puoi fermarti in un modo che influisce sul tuo fisico. Quando giochi a un livello così brutale, se ti fermi per sette, otto minuti, ti raffreddi. Puoi prepararti mentalmente, ma pause così lunghe ti influenzano fisicamente”.
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Il britannico lamenta l’antisportività di Tsitsipas nel chiamare un medical time out anche senza averne realmente bisogno: “Si è preso un Medical time out dopo che ho vinto il terzo set. Nel quarto, quando era sotto 0-30, è andato a cambiare racchetta con tutta la calma del mondo… vi pare una coincidenza che succeda proprio lì? Il ginocchio non sembra proprio che gli abbia dato fastidio nel resto delle due ore e mezza che è durata la partita. È deludente, perché penso che la somma di tutto questo abbia influenzato il gioco”. In chiusura, Murray ha gettato altra benzina sul fuoco: “Non dico che avrei vinto, ma ha influito. Lo apprezzo, penso che sia un grande giocatore, è positivo che sia in questo sport, ma non mi piace come continua a perdere tempo con questi atteggiamenti. Oggi ho perso il rispetto per lui”. Di seguito le sue parole in conferenza stampa.
Il greco ha poi subito risposto alla rabbia del britannico: “Se ha qualcosa da dirmi, deve discuterne con con me, per capire cosa è andato male. Non so come si sentono i miei avversari quando giocano contro di me. Io seguo la normativa dell’ATP, non ho niente contro di lui. Assolutamente niente”. Poi la giustificazione al toilet break: “Ho bisogno di tempo per cambiarmi. Ciò che so è che c’è la possibilità di cambiarsi due volte in una partita da cinque set. L’ho fatto per tutta la mia carriera. Non sono mai andato contro le regole, quindi non vedo perché debba esserci un problema“.