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Sloane Stephens estromette dagli Us Open 2017 la nostra Roberta Vinci, passando in due set con il punteggio di 7-5 6-1. L’italiana ci prova come può con una buona prova, ma la statunitense sorretta dal pubblico riesce ad uscirne vincitrice. Continua così il momento d’oro della Stephens che nell’ultimo mese, dopo essere stata a lungo fuori dal circuito per un brutto infortunio, è riuscita a risalire oltre 900 posizione nel ranking WTA. Dopo la semifinale conquistata a Cincinnati, la giocatrice USA riesce ad avanzare nel tabellone anche qui a Flushing Meadows dove in carriera solo una volta si è spinta fino al quarto turno. La Vinci invece manca l’appuntamento con il sesto secondo turno consecutivo qui a New York, in un torneo che l’ha vista nel 2015 arrivare in finale. Per la Stephens, il prossimo match la vedrà opposta alla vincitrice del derby slovacco tra Jana Cepelova e la numero 11 del seeding Dominika Cibulkova.
La cronaca – In avvio di match la Stephens cerca di aggrapparsi alla prima di servizio e agli scambi rapidi. L’impressione è che se si entra nello scambio la Vinci sia superiore. Inoltre la sensazione è che la statunitense trovi difficoltà nell’incidere sul back della rivale. Roberta prova da subito a essere aggressiva ma la scelta non paga: la Stephens prima annulla tre palle break e poi riesce a strappare il servizio all’avversaria. La partita è gradevole e più la giocatrice di casa picchia forte, più il pubblico alza i decibel. L’italiana però non ci sta e si riprende subito ciò che le era stato tolto. Lo sguardo dell’azzurra è di chi è molto concentrato: tutti i game sono lottati, entrambe concedono qualcosa, ma escono sempre indenni dai proprio turni di battuta. La qualità del gioco è alta e gli spettatori gradiscono. Tutto sembra pronto per un tie-break di quelli da spettacolo puro, quando la Stephens sul 6-5 riesce a trovare lo strappo decisivo: 7-5 in 59 minuti per la giocatrice di casa.
Sulle orme del primo parziale anche in avvio di secondo il livello degli scambi è alto. La Vinci è psicologicamente appesantita dal finale di primo set e l’americana riesce subito ad approfittarne salendo nella resa offensiva. La pugliese sembra risentire il contraccolpo, all’improvviso tutto diventa più facile per la Stephens che in un attimo vola sul 3-0. Altro game, altro break. Il cratere si sta celermente trasformando in voragine. La giocatrice di casa pare avere il totale controllo della situazione. Qualche altra bella accelerazione e la partita si chiude: finisce 7-5 6-1 in 82 minuti di gioco.