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Transition Tour, Yen-Hsun Lu ai colleghi ATP: “Dobbiamo farci sentire”

Transition Tour

Continua il braccio di ferro tra migliaia di tennisti nel mondo ed il nuovo Transition Tour. Le regole varate dal maggiore organo federale, come ormai noto, stanno suscitando diverse polemiche. Dopo la mobilitazione di numerosi atleti (tramite petizioni o l’idea di un nuovo consiglio di giocatori anche a livello ITF), ed i primi piccoli passi indietro da parte dell’International Tennis Federation, ecco arrivare messaggi di denuncia anche da parte dell’universo professionistico. Dopo Toni Nadal, Ivan Ljubicic ed Aljaz Bedene, questa volta è Yen-Hsun Lu che tramite il proprio profilo Facebook esprime tutta la sua solidarietà nei confronti dei ragazzi colpiti dalla riforma.

“In questo periodo sto recuperando da un’operazione alla spalla” – scrive l’ex numero 33 del ranking ATP – “ed ho avuto l’occasione di potermi allenare con alcuni giovani. Ho ascoltato i loro problemi e mi dispiace che stiano soffrendo in questo modo. Ecco perchè ho deciso di sostenerli. Come membro del consiglio ATP posso affermare che nessuno di noi ha mai appoggiato questa riforma ed è assurdo che nel 2019 possano esistere due diverse classifiche: quella ATP e quella WTT (World Tennis Tour)”. “Mi rendo conto” – prosegue il recordman a livello Challenger – “che il nuovo sistema renda praticamente impossibile partecipare ai tornei. L’obiettivo dovrebbe essere incoraggiare questi ragazzi a competere, non sbarrargli la strada e provare a cacciarli fuori dal mondo del tennis”.

Il giocatore di Tawian ha le idee chiare su cosa andrebbe modificato. “Chiedo all’ITF di allargare ulteriormente le qualificazioni così da consentire a più ragazzi di poterci provare. E va fatto subito. La Federazione ha diverse responsabilità e dovrebbe intervenire su più fronti come garantire un protected ranking, evitare di far disputare “prequalificazioni” in queste condizioni ed eliminare le multe per chi si iscrive a tornei Challenger. L’ITF non può continuare a succhiare soldi dagli atleti con minore disponibilità economica. Servono regole leali nello sport”.

Dalle parole ai fatti. “Non posso che dare il mio pieno sostegno ai colleghi che soffrono per questa rivoluzione. Porterò tale punto all’ordine del giorno nella prossima riunione del consiglio ATP e chiederò a tutti i membri di trovare presto una soluzione per le generazioni future. Il comportamento dell’ITF è vergognoso. Dobbiamo restare uniti e combattere”.

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