[the_ad id=”10725″]
Era la finale annunciata alla vigilia e, a meno di clamorosi ribaltamenti in semifinale, così dovrebbe essere anche sul campo. Stiamo parlando del Masters 1000 di Shanghai dove i primi due giocatori del mondo, il serbo Novak Djokovic e lo scozzese Andy Murray si sono presentati da grandi favoriti.
Per la verità la settimana di Djokovic non è stata delle più “fluide” della stagione, del resto un po’ in linea con tutta l’annata. Ben lontano dall’ingiocabile Nole del 2015, il tennista numero uno del Mondo ancora una volta ha ovviato a qualche difficoltà di troppo con la solita tenuta atletica che, combinata a quella solidità che ne ha caratterizzato gran parte della carriera, ha potuto permettergli di raddrizzare una situazione pericolosa come per esempio nel quarto di finale contro Mischa Zverev. Djokovic resta il grande favorito di questo torneo, come del resto di quelli che verranno, ma già con Fabio Fognini al debutto e poi con Vasek Pospisil al secondo match nel torneo cinese, aveva palesato un po’ di stancehzza soprattutto dal punto di vista mentale. In semifinale, la sua settima sui campi in cemento della Qizhong Forest Sports City Arena, lo attende un Roberto Bautista Agut che nei cinque precedenti contro di lui ha sempre perso, ma che ha sin qui disputato un torneo di assoluto valore senza perdere neppure un set.
In semifinale l’altro nome di richiamo è ovviamente quello del numero 2 del ranking ATP, quell’Andy Murray che con la discesa in purgatorio di Rafa Nadal e l’assenza di Roger Federer resta l’unico in grado di tenere testa a Djokovic non solo in questo torneo ma a livello complessivo di classifica. La prima posizione è ancora lontana, assai lontana per carità, ma Murray c’è e lo ha dimostrato anche la scorsa settimana vincendo l’ATP 500 di Pechino. Intanto, battendo David Goffin nei quarti per 6-2 6-2, ha infilato l’ottavo successo in due settimane senza perdere neppure un set. Il ‘suddito’ di sua maestà la regina Elisabetta questo torneo l’ha già vinto due volte, nel 2010 e nel 2011, ed è pronto a prendersi la rivincita su Djokovic che nel 2012 gli impedì il tris sconfiggendolo in finale per 5-7 7-6(11) 6-3. Fu quella la prima delle sfide tra i due sul cemento cinese di Shanghai. L’altra, senza storia, la vinse Djokovic lo scorso anno quando in semifinale si impose per 6-1 6-3.
Manco a dirlo, il serbo è il tennista che detiene il maggior numero di successi al Masters 1000 di Shanghai, torneo relativamente giovane che Nole ha già vinto nel 2012, nel 2013 e nel 2015. Il successo più facile arrivò nella passata edizione quando il malcapitato Jo-Wilfried Tsonga si arrese in finale per 6-2 6-4. Se a Shangahi dovesse calare il poker, per Djokovic si tratterebbe dell’ottavo titolo stagionale, mentre in caso di successo di Murray lo scozzese salirebbe a quota sei.
Le fasi finali del torneo, così come di tutti gli altri più importanti avvenimenti dei circuiti professionistici maschili e femminili di singolo e doppio sono consultabili su Sportytrader (clicca qui) dove sono presenti anche quote, statistiche e consigli per scommettere.