[the_ad id=”10725″]
Clamorose novità in vista nel mondo del tennis. Il consiglio direttivo dell’ITF (International Tennis Federation) ha approvato un’importante ed epocale ristrutturazione a partire dal 2019 (articolo originale dal sito ITF). Il piano prevede di creare due circuiti distinti: l’ITF Pro, che assegnerà punti ATP e WTA e l’ITF Transition Tour, che sostituirà gli attuali 15.000$ e vedrà i talenti impegnati precedentemente a livello juniores concorrere per acquisire punti e sopravanzare nel prima menzionato ITF Pro. Mancano i dettagli però su come sarà strutturato quest’ultimo circuito, ovvero i criteri di ammissione tra cui, ad esempio, l’età limite. “Ad oggi esistono circa 14.000 giocatori che gareggiano a livello professionistico ma ben la metà di questi atleti non percepiscono soldi a livello di montepremi – spiega il presidente dell’ITF David Haggerty -. Sono necessari cambiamenti radicali per affrontare i problemi della transizione tra il gioco juniores e il professionismo. Abbiamo già fatto un importante passo in avanti aumentando i montepremi nei tornei ITF – continua Haggerty –. Lo step successivo sarà quello di garantire un’adatta struttura del tennis professionistico creando un gruppo più ristretto di veri giocatori professionisti. Allo stesso tempo è necessario non limitare le opportunità a tennisti di diversa nazione o con background differenti nella loro scalata verso la top-100″.
In un’analisi condotta dal 2001 al 2013 si è difatti notato come siano pochissimi coloro che riescono ad aver poi accesso alla professionismo e che l’età media tra i pro si stia innalzano notevolmente rispetto al trend degli anni passati. La conseguenza di tutto ciò sarà un vero e proprio taglio dei professionisti all’interno del circuito che sarà ridotto a 750 uomini e 750 donne per tre ragioni principali: riuscire a spartire con maggior raziocinio i prize money, evitare il più possibile il rischio di match combinati e dare modo ai più giovani di emergere.