Giornata di ottavi di finale nel tabellone maschile del Masters 1000 di Miami, in corso di svolgimento presso i campi di Key Biscayne. Avanzano i principali favoriti rimasti in gara, tra cui il numero uno del mondo Novak Djokovic; esce di scena invece la sorpresa Zeballos, oltre al bulgaro Dimitrov, giustiziere di Andy Murray al terzo turno.
Il match di apertura sul campo centrale vede contrapposti due top ten: Richard Gasquet, ancora mai vittorioso in un Masters 1000 in carriera a dispetto dell’enorme talento, e Tomas Berdych, finalista qui a Miami nel 2010 (sconfitto da Roddick). L’inizio di partita segue l’andamento dei servizi, anche se non mancano interessanti soluzioni vincenti da una parte e dall’altra. Nel quinto game Gasquet piazza il break, ma concede subito il contro-break nell’ottavo gioco, con un Berdych molto più aggressivo e propositivo rispetto alle fasi iniziali. Il momento di grazia del ceco prosegue nei due games successivi, prima salvando con un ace una delicata palla break, poi chiudendo il set con un altro turno di servizio strappato al transalpino. Gasquet però non demorde nel secondo parziale, che porta dalla sua con un doppio break ottenuto in apertura e chiusura di set. Nella terza frazione è l’equilibrio a farla da padrone, con il transalpino che sembra averne di più dal punto di vista fisico, ma proprio nel momento chiave consegna il servizio a Berdych, che gioca perfettamente il game decisivo e chiude 6-4 3-6 7-5 in 2 ore e 27’, approdando per la quarta volta consecutiva in quarti di finale a Miami e portandosi in parità (7-7) negli scontri diretti con Gasquet.
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La sfida più attesa di giornata era senza dubbio quella che vedeva opposti il numero uno del mondo, Novak Djokovic, al talento austriaco Dominic Thiem. I due si presentavano a questo ottavo di finale con il maggior numero di vittorie nel 2016, ben 24 partite fino ad oggi. Ad arrivare per primo a venticinque è il campione di Belgrado, nonostante l’intensità della partita confermi le attese della vigilia. Nole parte subito forte, tenendo un’ottima profondità di palla. L’austriaco invece appare un po’ teso e concede subito due palle break, con Djokovic che concretizza la prima opportunità. Nel game successivo Thiem si scioglie di dosso la tensione, inanellando diversi vincenti, ma il serbo annulla tre palle break per portarsi sul 3-0. Djokovic continua a faticare nei suoi turni di servizio (quattro doppi falli e otto palle break salvate nel solo primo parziale), ma l’esperienza e l’attitudine nei punti importanti fanno la differenza per aggiudicarsi il primo set al nono game. Ad inizio secondo set il serbo sfrutta il momento propizio, strappando il servizio all’avversario sul 1-1 e annullando due ulteriori palle break nel game successivo. Quando ormai la partita sembra in discesa per il serbo, Thiem si riprende il break all’undicesima chance, grazie a un doppio fallo di Djokovic, ma l’austriaco concede nuovamente il servizio con una serie di gratuiti inaspettati. Il serbo stavolta non sbaglia e va a chiudere, dopo un interminabile decimo game di oltre 14’, al quinto match point per 6-3 6-4 in un’ora e 49’, mostrando ancora una volta una solidità fuori dal comune (addirittura 14 palle break salvate su 15). Con il successo odierno, il cinque volte campione di Miami sale a quota 712 sigilli totali, ad una sola lunghezza dal coach Boris Becker, che totalizzò 713 vittorie in carriera. Ai quarti di finale troverà Tomas Berdych, contro il quale vanta un confortante 22-2 negli head-to-head.
Derby francese a senso unico quello andato in scena sul Grandstand, dove un ispirato Gilles Simon ha avuto la meglio su una delle principali sorprese del tabellone maschile, il connazionale Lucas Pouille. Il giustiziere di David Ferrer ha mostrato un’evidente stanchezza psico-fisica, cedendo il primo set senza mettere a referto nemmeno un game, in soli 23’. L’andamento del secondo parziale è praticamente identico, per il definitivo 6-0 6-1 Simon in meno di un’ora di partita. Ottimo torneo comunque per Pouille, che sale al numero 80 del ranking ATP. Simon attende in quarti di finale un convincente David Goffin, che conferma l’eccellente momento di forma superando agevolmente il lucky loser argentino Horacio Zeballos, capace di portare a casa due vittorie contro avversari di primo livello, quali Juan Martin Del Potro e Fernando Verdasco. Inizio di match molto equilibrato, con entrambi i giocatori che mantengono i propri turni di servizio senza difficoltà. Si arriva senza grossi scossoni fino al 5-5, dove il sudamericano concede il break con una volée in corridoio, con Goffin che non fallisce la possibilità di chiudere il parziale nel game successivo. Ad inizio secondo set Zeballos porta a casa con orgoglio il primo game, durato più di dieci minuti, ma il copione dell’incontro è ormai segnato, con il belga che mette a segno il break sul 2-2, per andare poi a chiudere 7-5 6-3 in un’ora e 25’.
Continua il cammino nel tabellone di Key Biscayne anche per Nick Kyrgios; il talento australiano, nonostante l’evidente distrazione di inizio partita e qualche solita polemica con il giudice di sedia, riesce a far valere il maggior peso di palla contro Andrey Kuznetsov, nel primo incontro in carriera tra i due. Il primo set si conclude al tie-break, dove il ventenne di Canberra gioca meglio i punti importanti e chiude per 7 a 3. Nel secondo parziale Kyrgios allunga sul 3-1 grazie a un doppio fallo di Kuznetsov e cambia passo soprattutto al servizio, per andare ad aggiudicarsi l’incontro con un 7-6 6-3 finale. Il prossimo ostacolo per l’australiano sarà il finalista di Indian Wells, Milos Raonic, che in un monologo di soli 54’ ha travolto il bosniaco Dzumhur per 6-0 6-3.
In una partita caratterizzata da un forte vento, Grigor Dimitrov e Gael Monfils regalano un tennis di ottimo livello, con il francese che conferma la tradizione dei precedenti e mette a segno la quarta vittoria su cinque confronti diretti. Dopo un primo set chiuso dal bulgaro al tie-break, con Monfils che spreca un minibreak di vantaggio, Gael riesce nella rimonta e si impone per 6-7 6-3 6-3, nel match più lungo di giornata (2 ore e 30’). Curiosità da segnalare, il mancato funzionamento per buona parte del primo set del microfono del giudice di sedia, costretto suo malgrado a tenere il punteggio con urla fragorose. Per Monfils ora un intrigante quarto di finale con Kei Nishikori, che nel match della sessione serale si è sbarazzato senza grossi problemi di Bautista Agut con il punteggio di 6-2 6-4. Sarà solo il secondo incrocio a livello ATP tra il nipponico e il transalpino, con Nishikori che si è aggiudicato l’unico precedente.
Nella giornata di oggi sono in programma i due quarti di finale della parte alta del tabellone: Goffin-Simon, non prima delle 21 italiane, e Djokovic-Berdych, alle 3 di notte. Per entrambi diretta su Sky Sport 2.
I risultati degli ottavi di finale del tabellone maschile
N.Djokovic [1] (Srb) def. D.Thiem [Aut] (14) 6-3 6-4
T.Berdych [7] (Cze) def. R.Gasquet [10] (Fra) 6-4 3-6 7-5
D.Goffin [15] (Bel) def. H.Zeballos [LL] (Arg) 7-5 6-3
G.Simon [18] (Fra) def. L.Pouille (Fra) 6-0 6-1
N.Kyrgios [24] (Aus) def. A.Kuznetsov (Rus) 7-6(3) 6-3
M.Raonic [12] (Can) def. D.Dzumhur (Bih) 6-0 6-3
G.Monfils [16] (Fra) def. G.Dimitrov [26] (Bul) 6-7 (5) 6-3 6-3
K.Nishikori [6] (Jpn) def. R.Bautista Agut [17] (Esp) 6-2 6-4