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Non sono, purtroppo per Maria Sharapova, ancora terminate le numerose conseguenze non positive derivanti dalla positività della russa al Meldonium. Dopo i tanti contratti saltati o sospesi con dagli sponsor, anche l’ONU ha sospeso l’ex numero 1 al mondo dal suo ruolo di ambasciatrice delle Nazioni Unite. Maria Sharapova collabora con l’ONU in qualità di ambasciatrice dal febbraio 2007 ed il lavoro della russa era principalmente concentrato sull’aiuto dei sopravvissuti al disastro di Chernobyl e della sua centrale nucleare. La sospensione della collaborazione rimarrà tale fino a che le indagini sul caso Meldonium della russa non forniranno maggiori ed ufficiali informazioni. “Le Nazioni Unite rimangono grate a Maria Sharapova per il suo aiuto e supporto, specialmente rispetto al disastro di Chernobyl”, ha dichiarato un rappresentante dell’ONU; “in ogni caso, visti i recenti sviluppi del caso che coinvolge la tennista russa, abbiamo voluto sospendere la nostra collaborazione e le attività già pianificate in attesa di ulteriori sviluppi”.
Sviluppi importanti che includono anche l’entità della sicura squalifica a cui Maria Sharapova andrà incontro e che sta già decorrendo dal 12 marzo. Una squalifica più lunga di 5 mesi (cosa che è quasi certa viste le usuali tempistiche in queste situazioni) costerebbe alla russa anche l’Olimpiade di Rio de Janeiro.