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Per la terza volta in carriera, è Jo-Wilfried Tsonga ad essere incoronato re al Palais des Sports di Marsiglia: nell’atto conclusivo tutto transalpino della venticinquesima edizione dell’Open 13, l’attuale numero 1 di Francia ha infatti sconfitto il connazionale Lucas Pouille con un duplice 6-4. Si tratta del secondo acuto in sette giorni per il giocatore di Le Mans, che esattamente domenica scorsa aveva conquistato il prestigioso Atp 500 di Rotterdam.
Entrambi i finalisti, che in precedenza si sono affrontati una sola volta (lo scorso aprile a Monte Carlo, con vittoria in due set di Tsonga), giungono all’appuntamento conclusivo del torneo dopo avere perso un solo parziale nei primi tre incontri: ai quarti Pouille, quando ha rimontato un set di svantaggio contro il giovane russo Daniil Medvedev, proprio ieri la testa di serie numero 2 del seeding, che ha dovuto sudare non poco per sbarazzarsi in semifinale del detentore del titolo Nick Kyrgios. Il due volte campione di Marsiglia, qui alla sua quarta finale, ha conquistato ben nove dei suoi tredici titoli in carriera proprio su superfici indoor e, tra questi, addirittura sei in territorio francese (uno a Parigi Bercy, tre a Metz e due al già citato Open 13). Minore, considerando pure i quasi nove anni di differenza tra i due, il numero di successi del suo avversario: per lui due sole finali nel circuito maggiore, entrambe nel 2016, una vinta a Metz e una persa sul rosso di Bucarest.
Parte forte la seconda forza del seeding, che strappa il servizio allo sfidante nel game d’apertura dell’incontro, grazie a un ottimo rovescio lungo linea vincente. Sarà il break che farà la differenza, l’unico messo a segno nel corso di tutto il primo parziale; l’esperiente tennista transalpino mantiene infatti elevate percentuali col servizio, pari al 72% la percentuale di prime palle in campo, di cui l’89% trasformate in punto (16 su 18). Praticamente nessuna chance concreta di rientrare nel set per Pouille: una risposta affossata in rete su una tenera seconda consegna a Tsonga il primo parziale con lo score di 6-4.
Il leit-motiv non cambia nel secondo set: nessuna fatica per chi va alla battuta, la partita scorre piuttosto rapida. Sulla situazione di tre giochi pari, è il fatidico settimo game a decidere la contesa: il trentunenne di Le Mans affonda il colpo, prende in mano le redini dello scambio e una volée sciaguratamente sprecata dal connazionale gli permette di portarsi nuovamente avanti di un break. E’ il preludio alla fine del match, che avviene qualche istante dopo: il numero 11 del pianeta, impressionante per continuità nelle ultime due settimane, sfiora addirittura il perfect game nel gioco conclusivo, archiviando la pratica con tre ace consecutivi e aggiudicandosi il match con lo score finale di 6-4 6-4.
Quattordicesimo titolo in assoluto per Jo-Wilfried Tsonga, che grazie a questo successo diventa il tennista francese più titolato in attività . Per lui un ulteriore balzo nel ranking: salirà infatti fino alla settima piazza delle classifiche mondiali a partire da domani, non distante dal suo miglior piazzamento di numero 5, e consolida il quarto posto nella Race, alle spalle di Roger Federer, Grigor Dimitrov e Rafael Nadal. Ha poco da rimproverarsi Lucas Pouille, che oggi ha trovato dall’altra parte della rete una vera e propria macchina da guerra: un’ottima settimana per il ventiquattrenne nativo di Grande-Synthe, che guadagnerà due posizioni per issarsi al quindicesimo posto del ranking.