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Nella semifinale del torneo Atp 250 di Kitzbuhel, Paolo Lorenzi supera Gerald Melzer per 7-6 7-6, raggiungendo così la seconda finale Atp in carriera, dopo quella di Rio 2014, dove aveva ceduto in 3 set a Federico Delbonis. Altra maratona vinta da Lorenzi, che sfoggia ancora una volta la sua indole di guerriero e non si fa condizionare dalla occasioni mancate.
Quattro i precedenti tra Lorenzi e il più giovane dei fratelli Melzer, tre dei quali a livello di Challenger e tutti su terra rossa, con due vittorie per parte, che lasciano presagire grande equilibrio, malgrado le 59 posizioni di differenza in classifica a favore del toscano (#48 contro #107), classifica che a prescindere dal risultato odierno, da lunedì vedrà comunque Lorenzi al suo nuovo best ranking, con la concreta chance di diventare anche numero 1 d’italia in tempi brevi.
Il primo set è interminabile coi due tennisti che si sfidano sul ritmo, provando a prendere l’iniziativa non appena si presenta l’occasione: d’altronde il campo abbastanza veloce per via dell’altitudine, ben si presta a chi vuol prendere l’iniziativa, ed in particolare al gioco del mancino austriaco, che si presenta a rete non appena ne ha l’opportunità . Lorenzi sciupa 2 palle break nel terzo game, poi cede il servizio nel sesto, dove è bravo a risalire da 0-40, salvo poi capitolare alla quarta occasione. Nel game seguente il senese ha ancora una palla break, ma Melzer è perfetto quando serve da sinistra e si porta così sul 5-2. Due giochi più tardi Lorenzi recupera il break di svantaggio e lo fa alla sua maniera, alla 5a occasione utile, annullando tre set point all’austriaco che era avanti 40-0. Si arriva al tie-break con qualche brivido di troppo:il dodicesimo game è durissimo, l’azzurro, complici due doppi falli e qualche errore di troppo concede un nuovo set point, ma dopo tanta fatica riesce a guadagnarsi il tie-break. Melzer lo affronta con tutto il fardello delle occasioni sprecate, ed è bravo Lorenzi a far valere l’inerzia favorevole, inventandosi anche qualche soluzione estemporanea nei pressi della rete, e aggiudicandosi così il gioco decisivo, quindi il primo parziale con il punteggio di 7-4 dopo un’ora e 26 minuti di battaglia.
Il secondo parziale fila via molto più rapido, con entrambi i giocatori ed in particolare il veterano azzurro che ottengono molti punti direttamente dal servizio, diversi game tenuti a 0 e nessuno conclusosi ai vantaggi: ma dopo mezz’ora di gioco nel secondo set, sul 4-3 per Lorenzi, un abbondante scroscio di pioggia costringe i giocatori a rientrare negli spogliatoi. Il gioco riprende dopo quasi 2 ore di pausa e Melzer tiene subito il servizio e in parità il punteggio nel set. Ma il rientro in campo di Lorenzi è subito molto positivo, il numero 4 del tabellone, sbaglia da subito pochissimo e appare davvero solido. Il decimo gioco è davvero tesissimo: Melzer avverte la pressione sotto 5-4 e soffre tantissimo sulle seconde di servizio, con Lorenzi in grado di spingere molto bene e prendere in mano le redini del gioco. Il 34enne di Siena si vede annullare 6 match point, ma con un rimpianto solamente sul quarto: il servizio da sinistra, infatti, aiuta tantissimo il numero 107 del mondo, che alla prima occasione buona raggiunge Lorenzi sul 5-5. Così anche la conclusione del secondo set è affidata al tie-break, con il pubblico sempre più rumoroso sugli spalti. In uno scenario degno di un film thriller, dopo quasi mezz’ora di lotta pazzesca, e alla tredicesima palla match, Paolo Lorenzi si guadagna la seconda finale Atp in carriera: il punteggio finale è di 7-6(4) 7-6(13), con l’azzurro che trionfa dopo 2 ore e 56 minuti di gioco. Occasione d’oro per il senese quella di domani: in finale lo aspetta il georgiano Nikoloz Basilashvili, alla ricerca di quello che sarebbe un successo che sarebbe il coronamento di un’intera carriera trascorsa nelle battaglie con il desiderio di migliorarsi sempre e non arrendersi mai.