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Nella seconda giornata del Mubadala World Tennis Championship 2018 di Abu Dhabi, si giocano le semifinali del torneo e la “finalina” per il 5° e 6° posto. Se si parla di semifinale lo dobbiamo fare al singolo rare visto il forfait di Novak Djokovic che ha costretto a scendere in campo Andy Murray per un esibizione con Bautista Agut. Lo spagnolo si è quindi qualificato per la finale a titolo gratuito. Nell’ultimo atto del torneo se la vedrà con il sud africano Kevin Anderson uscito vincitore dalla sfida con Dominic Thiem. Ultima nota di merito per la finale tra sconfitti disputata tra Andrey Rublev e Carreno-Busta, con il russo che ne esce vincitore. Andiamo a vedere nel dettaglio i match.
RUBLEV-BUSTA: è il 29 dicembre e lo si nota. Andrey Rublev e Pablo Carreno Busta non giocano di certo la partita più memorabile dell’anno (probabilmente neanche del giorno), ma in un periodo del genere non si può chiedere tanto di più. Tra i due quello che si impegna un po’ di più è il russo che senza premere sull’acceleratore trova i break decisivi. Alla fine si conclude 6-4 6-2 in 1 ora e 7 minuti ed i due escono dal campo non propriamente tra gli applausi.
THIEM-ANDERSON: era la partita dalla quale ci si aspettava di più e non ha tradito le aspettative. L’austriaco, che giocherebbe a mille anche una partita all’oratorio, si trova davanti un ottimo Anderson, insolitamente solido nei fondamentali. Il risultato è una sfida avvincente che delizia i ricchi emiri sugli spalti. Il ritmo è alto e gli errori non eccessivi. Il primo set si conclude solo dopo il tie-break e se lo porta a casa il sud africano. La qualità della partita è alta e ogni tanto ci sono delle innovazioni tecniche: entrambi si prodigano in degli inconsueti serve and volley tuttavia efficaci. Nel secondo parziale è proprio Anderson a partire meglio trovando un cruciale break. Il livello di gioco resta alto e gradevole ma la partita sembra indirizzata su binari ben precisi. Alla fine Thiem si deve arrendere: finisce 7-6 6-4.
MURRAY-AGUT: quella tra lo scozzese e lo spagnolo è una partita più unica che rara. Si tratta infatti di un esibizione all’interno di un esibizione. Il risultato è inevitabilmente un mezzo disastro. La partita nello specifico si tratta di 1 solo singolo set di beneficenza per il pubblico. La camminata di Murray è ben più che claudicante e i colpi praticamente tutti decentrati. Sul servizio, neanche a dirlo, lo scozzese appoggia a mala pena la palla di là del campo. C’è anche da sottolineare come l’avversario viste le condizioni sia ostico: lo spagnolo a dire il vero ci prova ogni tanto ad allungare lo scambio ma Murray non tiene mai il campo. La situazione è ai limiti dell’imbarazzante e lo scozzese racimola poco e nulla. Il tutto finisce molto velocemente: 6-2 per Bautista Agut.