Editoriali

Un Paolino da battaglia…

Paolo Lorenzi - Wimbledon 2015 - Foto Ray Giubilo

da Pesaro, Daniele Flavi

La Davis è la Davis, c’è poco da fare. Una competizione a squadre di uno sport individuale come il tennis che riesce a far tirar fuori dai giocatori energie impensabili e che manda a farsi benedire le classifiche e i crampi dopo le 4 ore di gioco. All’Adriatic Arena di Pesaro, struttura veramente e bella e funzionale con addirittura una rete wifi in sala stampa velocissima sopra ai 50 Mb in download, davanti a circa 4000 mila persone (ovviamente senza Federer e Wawrinka aspettarsi il tutto esaurito era impossibile) l’Italia di capitan Corrado Barazzutti rispetta il pronostico e si porta 1-0 sulla Svizzera. Il senese Paolo Lorenzi si è esaltato, ha sofferto e alla fine dopo oltre 4 ore e 40 minuti di sofferenza, e dopo aver annullato ben 3 match point, ha avuto la meglio su quel Marco Chiudinelli (in vantaggio per tre a zero negli scontri diretti), conosciuto da sempre come il miglior amico sin dai tempi dell’infanzia di Roger Federer, che nonostante i 120 posti in classifica di differenza con l’italiano (numero 54 Lorenzi e 174 lo svizzero) ha giocato a tratti da fenomeno vero, rischiando nei momenti importanti ed arrivando ad issarsi sul 5-2 nel quinto set, dopo che Paolino, oggi per tutti il Paolone nazionale, aveva avuto anche un risentimento muscolare sul 2-1 sotto. Una di quelle partite dove il valore dei giocatori in campo non conta, ma contano solo le emozioni che si riescono a trasmettere al pubblico. Certo anche se Paolo avesse perso, probabilmente, i ragazzi di capitan Barazzutti avrebbero comunque potuto batte la Svizzera, ma la prova di carattere di Lorenzi rimarrà nella storia della nostra nazionale anche e soprattutto per il fatto che Paolo è un bravissimo ragazzo in campo e fuori e merita tutto il rispetto possibile. Speriamo, come ha detto lui stesso a fine partita, che questo suo match rimarrà negli occhi dei più giovani come esempio positivo da seguire per avvicinarsi a questo stupendo sport. “Sin da bambino – ha poi spiegato in sala interviste Paolo Lorenzi – sognavo di fare una partita come questa in Coppa Davis, di annullare match point e andare a vincere al quinto set. Una partita storica che sicuramente metto al primo posto tra le vittorie più importanti e che dedico alla mia famiglia per tutti gli sforzi che ha fatto per farmi giocare ed alla mia ragazza che mi è sempre vicina”.

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