Tennis

Liam Broady alla Rome Tennis Academy: “L’organizzazione in Italia è fantastica, qui per preparare la stagione su terra”

Liam Broady - Foto Roberto Dell'Olivo

In vista della stagione su terra battuta pronta a cominciare, Liam Broady ha scelto la Rome Tennis Academy per tornare a prendere confidenza sul rosso. Il tennista britannico, attuale numero 158 ATP si è detto contento di passare alcuni giorni nella capitale: “Sapevo della possibilità di allenarsi qui a Roma, diversi colleghi mi hanno consigliato questo posto e naturalmente ne ho parlato anche con Matthew Ebden che aveva già programmato questo viaggio. Tutto sommato siamo stati rapidi nell’organizzazione, essere qui è bellissimo; sia i campi che il tempo sono favolosi e c’è tutto il necessario per prepararsi nella maniera corretta”.

Tra il 2020 ed il 2021 Broady ha consolidato un rapporto con l’Italia sempre più vivo, raggiungendo la finale del Challenger di Parma lo scorso novembre, dove ha perso con Cedrik Marcel Stebe, e di Biella dove si è dovuto arrendere ad un ottimo Andreas Seppi: “Mi trovo molto bene in questo Paese e le finali raggiunte lo hanno confermato; sfortunatamente non sono riuscito ad alzare il titolo in nessuna delle due occasioni, ricordo che soprattutto in quel di Parma si giocava su un cemento indoor molto rapido. Non ci si può davvero lamentare delle persone e dell’accoglienza, i tornei sono organizzati molto bene ed il cibo è ottimo; spero di fare altrettanto bene nella stagione su terra”.

Il tennista britannico si trova attualmente in una situazione di limbo, dove ha la classifica utile per giocare i tabelloni principali dei tornei Challenger ma potrebbe al tempo stesso tentare di competere in alcuni tornei del circuito maggiore. “In questa situazione essere organizzati è fondamentale, ma non è mai semplice fare la scelta giusta – ha detto Broady –. Scegliendo il torneo sbagliato potresti finire per non giocare partite ufficiali in quella settimana e il rischio di perdere tempo, denaro e ritmo partita esiste. Senza dubbio la pandemia dovuta al Covid ha aumentato queste incertezze, rendendo anche più difficile gli spostamenti verso casa data la quarantena che saremmo obbligati a fare. Al momento sto cercando di dare il massimo durante gli allenamenti, e magari tornerò qui prima del Roland Garros per prepararmi al meglio”.

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