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Francesca Schiavone, talento puro anche al microfono

Francesca Schiavone - Foto Ray Giubilo

Francesca Schiavone ed il tennis, un unicum non solo con la racchetta ma anche con la voce. Un destino preannunciato, un legame indissolubile e senza tempo confermato ieri a Sky Sport durante il Masters 1000 di Indian Wells, quando la ‘Leonessa’ ha debuttato in cabina di commento. Non sarà ancora arrivato il momento di dire addio al tennis giocato, ma a 35 anni compiuti un pensierino al futuro diventa più che lecito. “Poi vado a casa e mi risento. Devo capire cosa dico, anzi no quello me lo ricordo, più che altro devo fare caso al tono, alle parolacce e alle urla…“. Migliorarsi sempre, non solo sul campo.

L’esordio della “Leonessa” è sorprendente, perché se da una parte non ci potevano essere dubbi sulle sue competenze tecniche, dall’altra la disinvoltura con cui interviene, la sicurezza della voce ed i tempi televisivi non potevano essere dati per scontati. Una vera e propria vocazione, un qualcosa che è andato al di là di ogni più rosea aspettativa. Che fosse un personaggio mediatico ed amato dal pubblico non c’erano dubbi, ma questo mestiere ti pone spesso dinanzi a lamentele e critiche, spesso oltremodo pesanti. Avete presente Giovanni Trapattoni? Da qualche mese presta la sua voce alla Rai per le telecronache della Nazionale di calcio e, nonostante sia un monumento dello sport italiano, è costantemente martoriato. Il migliore e al contempo peggiore telecronista della storia. Perché? Semplice, c’è un aspetto che viene percepito dai telespettatori e che unisce il Trap e la Schiavo: l’amore per il proprio sport.

La milanese trasuda passione da tutti i pori, è coinvolgente, ti trasporta e ti incolla davanti al teleschermo. L’impressione è che ieri potessero giocare anche un incontro Itf ma che la partita sarebbe stata godibilissima allo stesso modo. Ecco, questa è la più grande qualità di un telecronista di livello. Ma non pensiate che sia stata solo diligente e professionale. Ha alternato spazi di disamina tecnica e tattica a momenti di ilarità, in cui tra curiosità personali e battute divertenti è stata spesso protagonista indiscussa mettendo in certi attimi in ombra i vari Dimitrov, Zverev e Nishikori. “Ho perso il trofeo vinto a Rio, ero in aeroporto a firmare le varie carte per la dogana eh…” Tutto questo non sarebbe stato possibile se non con una compagna di assoluta affidabilità come Elena Pero. “Ti vediamo al Roland Garros?” chiede la prima voce di Sky Sport. “Speriamo, o guadagno 100 punti sul campo o me li prendo in ospedale” risponde la Schiavo divertita. “A proposito, che bel maschietto Dimitrov!“. Non facile poi tornare concentrati sul match dopo digressioni di questo tipo, eppure Francesca è abile anche qui. “Torniamo alla partita che questo match mi fa godere” in riferimento all’incontro tra il bulgaro e il giovane tedesco.

In partite in cui siamo abituati sempre più a radiocronache, la tennista milanese (attenzione a non dire telecronista) regala perle autentiche, non solo dal punto di vista tattico ma anche mentale. “Bello vedere un giocatore che si arrabbia, perché vuoi da te di più. Vuoi prenderti quell’opportunità“. Non le solite banalità ma veri e propri insegnamenti a cui spesso non si danno troppa rilevanza. Domani alle 19 la Schiavone tornerà in diretta su Sky (il torneo è trasmesso in diretta ed esclusiva su due canali, Sky Sport 2 e Sky Sport 3, entrambi in HD), quest’esperienza le avrà sicuramente chiarito le idee sul futuro soprattutto dopo i tanti complimenti ricevuti tramite i social. Ma non andiamo troppo oltre. Questa nuova carriera può ancora aspettare perché, per dirla alla Schiavo, “in campo ci fa ancora godere”.

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