Tennis

Coppa Davis 2019, l’Italia riparte da Calcutta: le insidie dell’erba e dell’India

Marco Cecchinato - Foto Roberto Dell'Olivo

Marco Cecchinato, Matteo Berrettini, Andreas Seppi, Thomas Fabbiano e Simone Bolelli: sarà questa la formazione azzurra che affronterà l’India nella nuovissima Coppa Davis 2019, molto cambiata nel format ma dal fascino inalterato. Gli uomini guidati da capitan Barazzutti saranno impegnati in trasferta, al Calcutta South Club, in un turno apparentemente agevole ma che nasconde non poche insidie. La prima, tra tutte, è sicuramente data dalla superficie: si giocherà su erba, dove la formazione indiana, guidata da Mahesh Bhupathi, vanta specialisti come Prajnesh Gunneswaran, Ramkumar Ramanathan, Saketh Myneni e i doppisti Rohan Bopanna e Diviji Sharan.

Inoltre gli azzurri dovranno fare a meno di Fabio Fognini, che ha espressamente chiesto di non essere convocato per via dei soliti problemi alla caviglia che ne hanno condizionato il  rendimento anche in terra australiana. D’altro canto, anche la formazione indiana dovrà fare a meno di un giocatore importante: Yuki Bhambri, 26enne di Nuova Dehli, che recentemente aveva fatto capolino tra i primi 100 giocatori della classifica mondiale.

Gli azzurri, orfani del loro numero 1, rimangono comunque competitivi e adattabili a qualsiasi superficie.I precedenti tra le due compagini non lasciano spazio ad interpretazioni: la nostra nazionale è in vantaggio sulla compagine indiana per 4-1; l’unica sconfitta (2-3) è arrivato nell’ultimo precedente tra le due squadre, proprio sui campi in erba di Calcutta, dove Panatta e compagni capitolarono evidenziando alcuni limiti del tennis nostrano, maggiormente improntato per competere su campi più lenti. La superficie non sembra preoccupare troppo il nostro capitano Corrado Barazzutti:  “Possiamo contare su giocatori che ben si adattano ai prati, siamo ben attrezzati. Del resto sono abituati a misurarsi su tutte le superfici, dalla terra al cemento e all’erba. E questo è un vantaggio, sono tranquillo.”

Il nuovo format prevede partite al meglio dei tre set, tutti con tie-break: servirà dunque massima concentrazione, perché ogni errore potrebbe essere fatale.Una trasferta insidiosa, ma di certo alla portata per perseguire l’obiettivo delle finali, in programma a Madrid dal 18 al 24 novembre.

SportFace