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Australian Open 2020, Kenin: “Ce l’ho fatta, sono al settimo cielo”

Sofia Kenin - Foto Ray Giubilo

Sofia Kenin ha parlato in conferenza stampa dopo aver battuto in rimonta Garbine Muguruza nella finale degli Australian Open 2020. La tennista americana, che ha conquistato il primo slam della carriera, ha esordito così: “Ho vissuto molte emozioni in queste ultime due settimane. La sfida di oggi significava davvero tanto per me. E’ un onore vincere gli Australian Open. Sono orgogliosa di me stessa, di mio padre, del mio team e di tutti coloro che mi sono stati accanto. Abbiamo lavorato molto per essere qui. Abbiamo attraversato momenti difficili ma ce l’abbiamo fatta. Sono al settimo cielo“.

Sulle ali dell’entusiasmo, la nuova numero 7 del mondo ha proseguito analizzando l’incontro: “Il quinto gioco del terzo set lo ricordo perfettamente. Lì è cambiato tutto. Dovevo tirar fuori il mio miglior tennis per uscire da quella situazione e ne sono stata capace. Dopo quello mi sentivo pronta per conquistare questo splendido trofeo. Sapevo di dover affrontare il match con coraggio per battere una giocatrice due volte campionessa slam. Ogni punto è stato una battaglia piena di emozioni”.

“Ho chiamato mia madre appena finita la partita per dirle che andava tutto bene, che avevo vinto e che poteva rilassarsi. In questi ultimi giorni era molto stressata. Non vedo l’ora di tornare a casa e di abbracciarla come non ho mai fatto” ha rivelato Sofia “Mio padre è stato il mio allenatore sin da quando ero bambina. C’è sempre stato. Non posso che ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me. Abbiamo sognato insieme tutto questo ed ora è diventato realtà”.

Infine, la Kenin ha parlato delle giocatrici del passato che l’hanno ispirata: “Ho ammirato tenniste come Sharapova e Kournikova. Quando ero piccola guardavo i loro match e adesso ho la stessa voglia di lottare che avevano loro. Maria vinse uno slam a 17 anni. Ricordo che vidi quella partita in televisione e mi aiutò molto. Ancora adesso conservo qualcosa della personalità russa: una lotta feroce che mi dà fiducia e mi aiuta a fare tutto meglio. Allo stesso tempo, ringrazio i miei genitori per avermi permesso di coltivare il sogno americano. Sto facendo grandi cose per il tennis americano e ne sono molto orgogliosa. E’ un emozione far parte del team di Fed Cup e di essere nella stessa squadra di Serena”.

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