In Evidenza

Atp Cup 2022, l’Italia ritrova Sinner ma aspetta il miglior Berrettini: tutto è ancora aperto

Coppa Davis - Jannik Sinner
Jannik Sinner, Coppa Davis - foto Ray Giubilo

Non è partita nel migliore dei modi l’Atp Cup 2022 dell’Italia. Per la formazione azzurra guidata da Vincenzo Santopadre, infatti, è arrivata una sconfitta per 2-1 contro i padroni di casa dell’Australia. Non è bastato un grandissimo Jannik Sinner, che nel primo singolare di giornata sembrava aver messo sui binari giusti la sfida contro la squadra aussie. L’altoatesino ha cominciato l’anno nuovo nella stessa maniera in cui aveva terminato il 2021. Per lui è arrivata una vittoria per 6-1 6-3 contro Max Purcell (numero 176 del mondo). Quest’ultimo partiva nettamente sfavorito anche se agli ultimi US Open era stato capace di togliere persino un set all’azzurro. Ma Sinner ha comandato le operazioni sin dalle prime battute mostrando già un’ottima tenuta in tutti i fondamentali, soprattutto al servizio. L’italiano è sembrato molto rilassato anche in panchina mentre sosteneva i compagni. Tanti sorrisi soprattutto con Sonego e Bolelli in una squadra che lo sta sempre di più riconoscendo come proprio leader.

Alla grande performance dell’altoatesino è seguita purtroppo la sconfitta di Matteo Berrettini per 6-3 7-6 (4) contro l’idolo di casa Alex De Minaur. Nessun dramma per il romano, che non si vedeva in un match ufficiale da quel maledetto 14 novembre a Torino contro Alexander Zverev. L’azzurro è sembrato comprensibilmente ancora imballato, lui che con il suo fisico statuario ci mette sempre un po’ più degli altri ad entrare nella giusta condizione. L’avversario era forse il peggiore che si poteva incontrare al ritorno da un infortunio. Il tennista aussie, infatti, ha fatto la voce grossa in risposta riuscendo a disinnescare i colpi potenti di Matteo. Non sono mancati i lati positivi. Berrettini infatti, anche in una giornata negativa, è rimasto stoicamente nel match grazie al contro-break nell’undicesimo gioco del secondo set e si è arreso solamente al tie-break.

La scelta di Santopadre di schierarlo anche nel doppio accanto a Simone Bolelli può essere vista proprio come nella volontà di restituire un po’ di ritmo partita al giocatore romano. La scelta purtroppo non ha sortito gli effetti sperati, con il duo australiano composto da John Peers e Luke Saville che si è imposto per 6-3 7-5. Rammarico soprattutto per il set point non sfruttato nel decimo gioco del secondo set. In generale, tuttavia, non si è vista una grande alchimia all’interno della coppia azzurra. E’ sotto gli occhi di tutti che sul doppio l’Italia è ancora alla ricerca di un duo che possa competere ad altissimi livelli. Trovarlo diventa quasi un imperativo in competizioni come questa o il nuovo format della Coppa Davis, in cui molto spesso è proprio questa specialità a decidere le sorti di un incontro. Adesso, nonostante questa sconfitta, la situazione rimane comunque piuttosto aperta all’interno del Gruppo B. Sia la Francia sia la Russia (orfana dei suoi giocatori migliori) appaiono ampiamente alla portata della nostra Nazionale. Altri passi falsi, però, non possono essere ammessi.

SportFace