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Nell’ultima gara del Mondiale di sci alpino da St. Moritz, dopo la prima manche guida lo slalom speciale maschile è uno splendido Marcel Hirscher ad aver preso nettamente la testa della gara, in una manche dove tutti sono vicinissimi tranne l’austriaco già campione del mondo in gigante qui a St. Moritz. L’austriaco dà 43 centesimi al compagno di squadra Schwartz e 48 al terzo austriaco Matt.
Delude il co-favoritissimo Henrik Kristoffersen, che chiude solo 6° a 65 centesimi di ritardo, superato anche da Ryding e da Hargin di pochi centesimi. Su una pista così semplice e su un pendio così banale (decisamente troppo banale per un Mondiale, ad essere onesti), tantissimi sono gli atleti racchiusi in poco ritardo e che di conseguenza possono ancora puntare al podio nella seconda manche: basti pensare che il 15° è a mezzo secondo dalla terza posizione.
Grossa delusione e rabbia per la prestazione degli azzurri, che dimostrano anche oggi, probabilmente, di patire il grande evento, con prestazioni decisamente sottotono rispetto alle potenzialità . Grosso errore su un pianetto per Moelgg ed altre imprecisioni qua e là e chiude a +1.21 verso la ventesima posizione. Gross pasticcia in un paio di occasioni, salva la gara con un discreto tempo ma comunque accumula 97 centesimi di ritardo ed è 14°. Thaler combina di tutto e perde anche un parastinco, Razzoli ha il miglior tempo sul primo piano ma poi commette tre errori abbastanza marchiani e chiude a 2 secondi. Italia, così non va: manca la giusta predisposizione mentale, la giusta cattiveria, la giusta concentrazione.